(askanews) – Roma, 8 ott – I dati diffusi da Confcommercio sono”allarmanti, confermano quanto denunciamo da tempo.
Addirittura, secondo le stime aggiornate dell’OsservatorioNazionale Federconsumatori, la riduzione dei consumi nelbiennio 2012-2013 rischia di raggiungere a fine anno il-8,1%, con una contrazione della spesa complessiva dellefamiglie di circa 60 miliari di euro”.
Lo affermano in una nota congiunta Federconsumatori eAdusbef, spiegando che ”tale riduzione avra’ conseguenzesempre piu’ pesanti sull’intero sistema economico che, gia’da anni, risente della contrazione della domanda interna. Senon si interviene al piu’ presto per spezzare questapericolosa spirale depressiva la situazione non potra’ chepeggiorare”.
”Per questo – proseguono le associazioni dei consumatori- troviamo estremamente curioso che, nonostante tutti igruppi parlamentari fossero contrari all’incremento dell’Iva,ora nessuno stia facendo nulla per cancellarne l’aumento al22%, che determinera’ un grave peggioramento dellacontrazione della domanda interna. I cittadini, infatti,secondo i nostri dati, dovranno far fronte a ricadute suiprezzi e sulle tariffe di +207 euro annui (pari ad unincremento di circa +0,80% del tasso di inflazione). Ancheimprese e professionisti si troveranno a sostenere un aumentogeneralizzato dei costi”.
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