Crisi: Uil, ora mettere risorse in tasche italiani

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(askanews) – Roma, 3 ott – ”Le dinamiche economiche del nostroPaese sono sempre negative, nonostante che il surplusprimario italiano sia uno dei piu’ alti fra i Paesi dell’areaEuro. Infatti, ancora una volta, si testimonia il crollo delpotere di acquisto, toccando il calo peggiore dal 1990, ediminuisce anche il reddito disponibile. Non si potevapensare diversamente perche’ in ogni famiglia vi e’ un drammasociale: fra chi ha perso il lavoro, chi non lo trova e chivive con contratti precari. Fino ad oggi la famiglia hasvolto la funzione di welfare e adesso non lo puo’ fare piu’in quanto vengono meno reddito e propensione al consumo”.

Lo afferma in una nota il segretario confederale dellaUil, Antonio Foccillo, spiegando che ”anche le imprese hannosempre piu’ difficolta’ a stare sul mercato, tanto e’ veroche le importazioni hanno una flessione molto forte, etantissime stanno chiudendo e qualcuna si trasferisceall’estero, in quanto in Italia l’energia costo troppo, latassazione e’ arrivata a livello insopportabile, (44% delPil), mancano le infrastrutture, e non si investe in ricercaed innovazione”. ”Adesso che il Governo e’ legittimato ad andare avanti -prosegue il sindacalista – deve immediatamente avviare unafase di sviluppo immettendo risorse nelle tasche degliitaliani, riducendo le tasse sul lavoro e sulle pensioni erinnovando i contratti in modo da avviare i consumi interni edare un po’ di ossigeno alle imprese”.

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