Intesa Sanpaolo: Gros Pietro, Cucchiani si e’ dimesso per bene banca

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(askanews) – Torino, 2 ott – Cucchiani si e’ fatto da parte peril bene della banca. Lo ha detto il presidente del consigliodi gestione di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros Pietro,commentando le dimissioni di domenica scorsa dell’ex AdEnrico Cucchiani, sostituito con Carlo Messina. All’originedella decisione, ha detto Gros-Pietro a margine dellapresentazione della 29esima indagine promossa dalla banca sulrisparmio degli italiani, l’esigenza ”di svilupparemaggiormente il rapporto tra chief executive e i manager diprima linea”. Quanto al caso Zalesky, il finanziere francopolacco a cui la banca ha prestato 1,2 miliardi di cui 800sono finiti tra i crediti deteriorati, e sulle cuiresponsabilita’ Cucchiani ha preso le distanze, Gros Pietroha aggiunto che si tratta di varie vicende in cui ”e’impegnato tutto il sistema bancario”. In particolare, hadetto ancora, sulla vicenda Zalesky ”si e’ raggiunta unasoluzione che e’ comune a tutti i creditori bancari e che hala caratteristica di massimizzare le possibilita’ direcuperare i capitali immobilizzati in quei crediti”. ”L’abbandono di Cucchiani – ha detto Gros Pietro – che e’avvenuto con una separazione consensuale e con le dimissionida lui presentate al consiglio di gestione rispondono a unaesigenza del sistema dirigenziale della nostra banca disviluppare maggiormente il rapporto tra il chief executive ei suoi primi riporti. Cucchiani – ha proseguito Gros Pietro -che e’ un manager di altissimo livello internazionale, e chevoglio ringraziare anche per la sua disponibilita’ a farsi daparte, quando ha capito che era per il bene della banca, haaccettato spontaneamente di lasciare il suo incaricorinunciando anche alla retribuzione come consigliere delegatoche gli sarebbe spettata fino alla fine del mandato cioe’ aprimavera 2016”.

A questo proposto Cucchiani, che resta nell’istituto conil ruolo di direttore generale fino ad aprile 2014 quandomaturera’ i requisiti per la pensione percepira’ per questoperiodo circa 900mila euro che si aggiungono alla buonuscitadi 3,6 milioni.

”Noi gli abbiamo chiesto di rimanere ancora qualche mese- ha spiegato Gros Pietro – per assicurare una transizionefluida ed efficace in particolare sul terreno a lui piu’congeniale e nel quale e’ riconosciuto come una persona dilivello mondiale che e’ quello dei collegamenti con leistituzioni internazionali della finanza. Sara’ adisposizione delle attivita’ che gli vorra’ chiedere il nuovoChief executive”.

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