Trasporti: Petrone, da telematica satellitare un sostegno ad efficienza

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(askanews) – Torino, 20 set – L’applicazione della telematicasatellitare ai mezzi di trasporto puo’ consentire unamaggiore efficienza della gestione, ottimizzazione dei costi,miglioramento delle performance aziendali. Per un automezzopesante si parla di un valore di circa il 9% del budgetannuale, vale a dire 10mila euro, su voci come minori tariffedelle polizze assicurative, oggi condizionate dall’altapresenza di frodi, risparmi di carburante, pneumatici,manutenzioni. E’ quanto sottolinea Domenico Petronepresidente di Viasat, azienda torinese leader in Italia nellarealizzazione di sistemi satellitari per il trasporto, che hapromosso a Torino per lunedi’ prossimo un convegno sul tema acui partecipera’ il sottosegretario ai Trasporti, SimonaVicari.

I vantaggi pero’ si scontrano con una diffusa diffidenza:su un parco circolante di circa 40 milioni di mezzi inItalia, solo 300mila automobilisti e 25mila mezzi pesantihanno montato la scatoletta satellitare, considerata unelemento di controllo, quando non una minaccia, piu’ che unservizio e una fonte di risparmio. Una mano decisiva potrebbearrivare dal decreto attuativo da parte del Ministero per losviluppo economico della legge sulle liberalizzazioni chedeve prevedere gli standard per il dispositivo da montare suimezzi. ”Il testo e’ pronto – assicura Marco Petrone, figliodel patron di Viasat, e presidente dell’associazioneproduttori telematici – ma la successione di piu’ governinegli ultimi due anni ne ha bloccato l’approvazione’. InEuropa e’ prevista invece l’obbligatorieta’ sulle nuove autodi sistemi E-call, per la chiamata automatica di soccorso incaso di incidente, a partire dall’ottobre 2015. Se per leauto la scatola nera ha una funzione fondamentale disicurezza, nel caso dell’autotrasporto ha invece una ragionefondamentale di efficientamento. Per non parlare dei mezzi,oltre duemila l’anno, che spariscono nel nulla. ”Ed eccoperche’ – spiega Petrone – abbiamo intenzione di realizzarecorsi di formazione per autotrasportatori con l’analisi deirispettivi bilanci per individuare soluzioni pratiche”. ”Cosi’ come l’informatica nei decenni passati non dovevaessere demonizzata – aggiunge Petrone – perche’ ha dato unimpulso allo sviluppo, oggi la infotelematica puo’contribuire a farci uscire dalla crisi”.

Il baricentro del settore in Europa si sta spostando versoEst dopo che da 15 anni in Italia non si registrano segnalidi crescita. Con la sola innovazione tecnologica sostengonogli operatori il conto economico delle aziende puo’ essererovesciato. I numeri complessivi sono pari a una manovrafinanziaria: per quanto riguarda i mezzi pesanti si puo’recuperare l’inefficienza, valutata in 40 miliardi l’anno,mentre sulle auto si parla di altri 10 miliardi. ”Seapplicato in modo generalizzato – assicura ancora DomenicoPetrone – si possono creare seimila posti di lavoro”. eg/rf/ss