Energia: Mise, discusso a Vilnius -40% gas serra entro 2030

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(askanews) – Roma, 20 set -Si e’ svolto ieri e oggi a Vilnius,sotto la Presidenza Lituana, il Consiglio Informale Energiaal quale, per il governo italiano, ha partecipato ilSottosegretario al Mise Claudio De Vincenti. Lo annuncia ilMise in una nota.

I temi trattati sono stati le relazioni tra l’UnioneEuropea e gli altri Stati in materia di energia, le ulterioriazioni per giungere al completamento del mercato internodell’energia nel 2014 e la discussione sulle politiche delclima e dell’energia da adottare dopo il 2020.

Le priorita’ individuate sono la completa attuazione dellemisure comprese nel terzo pacchetto sulle liberalizzazionidei mercati dell’energia, che l’Italia ha gia’ recepito, larapida attuazione del regolamento sulle infrastrutture diinteresse comune europeo, di particolare rilievo perl’Italia, e le azioni da intraprendere per il mercatoelettrico in materia di sistemi armonizzati di incentivazioneper le rinnovabili e per garantire la adeguatezza dellacapacita’ di generazione. Su quest’ultimo aspetto si e’registrata una generale convergenza sul fatto che eventualimisure di intervento non debbano in alcun modo avere effettidistorsivi della concorrenza sul mercato unico europeo.

Sugli obiettivi da fissare per la politica energeticaoltre il 2020, la maggioranza degli interventi ha concordatosulla fissazione di un obiettivo vincolante ambizioso per lariduzione delle emissioni di gas serra, che potrebbe essereindicato in un taglio del 40% al 2030. Si e’ registratainvece molta cautela e sono emerse critiche da parte dinumerosi Stati membri circa ulteriori obiettivi vincolantiper rinnovabili ed efficienza energetica, considerate lediverse situazioni nazionali del mix energetico e lanecessita’ di valutare l’impatto sociale ed economico dellemisure. De Vincenti ha pertanto proposto una mediazione tra lediverse posizioni attraverso l’affiancamento dell’obiettivounico sulle emissioni con strumenti di intervento armonizzatia livello europeo circa le politiche settoriali (efficienzaenergetica e rinnovabili) e con piani nazionali contenenti lemisure che ciascuno Stato membro si impegna ad adottare perraggiungere operativamente il target di emissioni, piani cheverrebbero poi monitorati dalla Commissione.

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