Saipem: Tribunale Milano, nessun dubbio sulla corruzione in Nigeria

47 8, 1315 -

(askanews) – Milano, 18 set – Non possono ”sussistere dubbi inordine alla natura delle societa’ di intermediazioneutilizzate” dalla ”societa’ Snamprogetti (confluita inSaipem, NdR) per il pagamento di fees di natura corruttiva apubblici ufficiali nigeriani”. Lo scrivono i giudici diMilano nelle motivazioni della sentenza sulla presuntacorruzione di autorita’ nigeriane da parte della societa’ delgruppo Eni, condannata a una confisca di 24,5 milioni nonche’al pagamento di una sanzione pari a 600 mila euro.

Nel provvedimento depositato oggi, i giudici si richiamanoanche a una consulenza disposta nel corso del processo sullacorruzione internazionale di Saipem, soffermandosi inparticolare sulle ”evidenze probatorie dell’operativita’ diun modello organizzativo parallelo, illegale e segreto,finalizzato alla agevolare la commissione di reati dicorruzione internazionale nell’interesse degli entiverificati”. Il Tribunale di Milano parla anche di”violazione sistematica, compatibile con una colpaorganizzativa sia per deficit di di policy sia per deficit dicontrollo”. Nel mirino ci sono soprattutto le procedureanti-corruzione interne al gruppo rimaste, in questo casospecifico, lettera morta. ”Si deve concludere che, perquanto attiene al rischio di corruzione internazionale inNigeria – si legge ancora nelle motivazioni della sentenzaSaipem – la procedura di corruption risk management realmenteattuata dagli enti verificati sembra non abbia oltrepassato ilimiti di paper compliance policy”.

fcz/sam/