Crisi: Confesercenti, senza interventi reddito famiglie -98 miliardi

DIC 3, 1314 -

(askanews) – Perugia, 14 set – ”Senza adeguati interventi, anchequest’anno la crisi provochera’ pesanti danni. Le impresecontinueranno a chiudere, il reddito disponibile dellefamiglie, rispetto a 5 anni fa, si ridurra’ di ben 98miliardi e l’effetto negativo sulla spesa sara’ di 4.000 europer ogni nucleo familiare e questo produrra’ un ulteriorecalo dei consumi di 60 mld che sommati ai danni gia’ prodottidiventeranno 145”. Questo un altro passaggio della relazionedi Marco Venturi, presidente di Confesercenti, davanti allaplatea di imprenditori riunita a Perugia per il 13esimoMeeting annuale. ”Dobbiamo tenere conto della gravita’ della crisi, delledifficolta’ delle imprese, degli effetti sul lavoro – haribadito piu’ forza in piu’ passaggi – la crisi dall’inizioha bruciato mezzo milione di piccoli e medi imprenditori, chesi somma al milione e mezzo di lavoratori dipendenti chehanno subito la stessa sorte. Purtroppo – ha pronosticato -anche nel 2014 la disoccupazione crescera”’. Il grido d’allarme, pertanto, e’ quello di ”non perderetempo. I margini ci sono. Quello che manca e’ la volonta’ dicambiare musica sulla spesa, razionalizzando e tagliandoquell’enorme quantita’ di inutilita’ e di sprechi che lacaratterizzano”. Cio’ che urge, per il Presidente e”’rilevanti cessioni del patrimonio pubblico; controllo eregole stringenti sui servizi pubblici locali (spese,assunzioni, qualita’ e formazione, selezione eprivatizzazioni) per ottenere significativi risparmi,maggiore efficienza e produttivita’; riforma istituzionalecon semplificazione e riduzione dei livelli dirappresentanza, a partire dalle province, dalle comunita’montane, che vanno cancellate, dai micro comuni, che vannoaccorpati, (non possono esistere comuni con 37 abitanti, manemmeno con qualche centinaio), dalle province, che vannoabolite e non modificate, dalle societa’ di servizi che vannoaggregate per aree vaste. L’obiettivo che ci dobbiamo porre -ha concluso – e’ razionalizzare le istituzioni, semplificarela vita alle famiglie ed alle imprese, ridurre drasticamentela spesa pubblica e di rendere efficiente l’interosistema”.

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