Commercio estero: Istat, a luglio surplus con paesi extra-UE a 2,8 mld

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(askanews) – Roma, 6 set – Nel mese di luglio, il surpluscommerciale con i paesi extra Ue e’ pari a +2,8 miliardi dieuro, in espansione rispetto all’avanzo di 1,9 miliardi dellostesso mese del 2012. Nel periodo gennaio-luglio 2013 ilsaldo commerciale con i paesi extra Ue e’ pari a +10,5miliardi a fronte di un disavanzo di 3,6 miliardi nellostesso periodo del 2012. E’ questa la stima preliminaredell’Istat Rispetto al mese precedente, a luglio 2013 leesportazioni verso i paesi extra-Ue diminuiscono del 2,0%,mentre le importazioni crescono dell’1,6%.

La flessione congiunturale dell’export e’ piu’ intensa peri beni di consumo durevoli (-7,4%) e i prodotti intermedi(-3,8%), mentre l’energia registra un notevole incremento(+19,7%). Dal lato dell’import la crescita congiunturaleriguarda i beni di consumo (+3,5%) e l’energia (+3,1%); glialtri principali raggruppamenti di beni sono in calo. Nell’ultimo trimestre la crescita congiunturale delleesportazioni (+1,3%) e’ determinata dai beni strumentali(+6,3%) e dai beni di consumo (+1,7%) mentre i prodottiintermedi (-5,0%) registrano un forte calo. Nello stessoperiodo, l’incremento congiunturale degli acquistidall’estero (+0,2%) interessa soprattutto i beni strumentali(+5,1%) e l’energia (+2,1%), mentre i prodotti intermedi(-4,3%) e i beni di consumo non durevoli (-1,1%)diminuiscono. Rispetto allo stesso mese del 2012, a luglio 2013 leesportazioni aumentano (+3,5%) e le importazioni flettono(-1,9%). Tuttavia, se si tiene conto dei giorni lavorativi,che a luglio 2013 sono stati 23 rispetto ai 22 di luglio2012, entrambi i flussi diminuiscono su base annua, in misurapiu’ marcata per le importazioni (-5,2%) che per leesportazioni (-0,7%).

Nel periodo gennaio-luglio 2013 la crescita tendenzialedelle esportazioni (+3,2%) interessa tutti i principaliraggruppamenti di beni, salvo l’energia (-12,9%) e i prodottiintermedi (-0,7%). Nello stesso periodo le importazioniregistrano una diffusa flessione tendenziale (-10,0%),particolarmente significativa per l’energia (-17,9%).

I mercati piu’ dinamici all’export sono: Cina (+23,4%) eRussia (+17,2%). Svizzera (-9,5%) e Turchia (-7,8%) sonoinvece in marcata flessione.

La diminuzione delle importazioni e’ particolarmenterilevante dai paesi OPEC (-27,9%) e dai paesi EDA (-10,0%).

com/men