Auto: Anfia, immatricolazioni agosto ai livelli del 1962

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(askanews) – Roma, 2 set – Secondo i dati pubblicati oggi dalMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad agosto ilmercato italiano dell’auto totalizza 52.997 immatricolazioni,il 6,6% in meno rispetto ad agosto 2012 (56.715 unita’).

Nel progressivo da inizio anno, i volumi complessiviammontano a 893.037 unita’, con una contrazione del 9%rispetto a gennaio-agosto 2012 (981.545 unita’).

”Il mercato presenta nuovamente una forte contrazione nelmese appena concluso, pur confrontandosi con un agosto 2012gia’ particolarmente negativo (-20,2%).

I livelli di immatricolazioni di agosto non erano cosi’ bassidal lontano 1962, quando le immatricolazioni furono appena49.7661 – ha dichiarato Roberto Vavassori, presidente diANFIA.

”Fatte le debite considerazioni – continua – relative adun periodo dell’anno, quello della pausa estiva,tradizionalmente contrassegnato da un calo della domanda, ilpeggioramento dell’attuale trend di mercato e’ in buona partericonducibile alle vessazioni fiscali che colpiscono inmaniera incrementale la filiera dell’auto: dai premiassicurativi alle accise sui carburanti – si consideri che lacomponente fiscale dei prezzi dei carburanti e’ gia’ arrivataal 58% per la benzina e al 55% per il diesel – per citaresolo due voci di spesa, senza contare che le tensioniinternazionali suscitate da un possibile intervento USA inSiria stanno facendo aumentare il prezzo industriale delgreggio.

Indispensabile rivitalizzare il settore – ha conclusoVavassori – importante elemento di traino dell’economiaitaliana, con eccellenze di spicco dal punto di vista dellaricerca e sviluppo e progettuale, che negli ultimi anni hafatto enormi progressi nella produzione di veicoli semprepiu’ efficienti in termini di emissioni e di consumi, sicurie caratterizzati da elevati standard di qualita’ delprodotto”.

ANFIA propone di cominciare dalla rimodulazione dellapressione fiscale – con l’eliminazione del superbollo, larevisione dell’IPT, e un trattamento fiscale delle autoaziendali allineato a quello degli altri maggiori Paesieuropei – per far gradualmente ripartire le vendite. Sulversante dell’industria, interventi su fisco, credito,supporto all’export, investimenti diretti esteri, e R&D nonsono piu’ procrastinabili e in questa direzionel’Associazione sta lavorando con le istituzioni e inparticolare con il Ministero dello Sviluppo Economico”.

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