Siria: SocGen, possibile balzo petrolio a 150$ ma di breve durata

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(askanews) – Roma, 28 ago – Il prezzo del petrolio Brent potrebbebalzare fino a 150 dollari al barile se si concretizzassel’opzione dell’intervento militare in Siria ma sarebbecomunque una fiammata di breve durata. E’ quanto sostengonogli analisti di Societe Generale in uno studio sull’impattodella crisi siriana sui mercati petroliferi.

La Siria allo stato attuale ha una produzione gia’ scesanegli ultimi due anni da 350mila barili al giorno ad unlivello trascurabile (circa 50mila barili). Ma, secondoSocGen, l’intervento guidato dagli Usa contro Damascopotrebbe innescare una reazione di ritorsione contro leesportazioni irachene. L’intensificazione degli attacchi alleinfrastrutture petrolifere, oggi concentrati al nord,potrebbe estendersi infatti anche nell’area del terminal diBassora causando un calo sensibile delle esportazioni digreggio.

Nello scenario di base, il Brent dovrebbe salire di altri10 dollari al barile a quota 125 dollari sulla scia dellanotizia dell’avvio degli attacchi che secondo lo studio nonpartiranno prima della prossima settimana. Ma c’e’ anche il rischio che la reazione dei mercati possaportare il Brent a 150 dollari se si registrassero ammanchidall’Iraq o da qualche altra area compresi tra 0,5 e 2 mln dibarili al giorno.

La fiammata del prezzo del greggio non sarebbe comunquedestinata a durare. Sara’ infatti determinante il ruolodell’Arabia Saudita, tra i sostenitori dell’interventomilitare in Siria, che ha disposizione una capacita’produttiva attualmente non utilizzata di 1,7 milioni dibarili al giorno e che la immetterebbe immediatamente sulmercato per compensare quasiasi ammanco. Da considerare poi,secondo SocGen, l’effetto depressivo per l’economia di untale livello di prezzi che causerebbe nel giro di due mesi uncalo dell’attivita’ economica ed un conseguente allentamentodella pressione sulla domanda.

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