Imu: Cgia, con l’abolizione si rischia aumento delle aliquote comunali

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(askanews) – Roma, 27 ago – ”L’eventuale abolizione dell’Imusulla prima casa e’, a nostro avviso, condivisibile;tuttavia, appare doveroso segnalare che l’approvazione diquesta misura potrebbe provocare dei nuovi rincari in capoalle attivita’ produttive. Infatti, dato che il gettito dellaprima casa finisce interamente nelle casse dei Comuni, c’e’il pericolo che il mancato gettito venga compensato conmisure che finiscono nelle casse comunali con notevoleritardo. Pertanto, c’e’ il pericolo che molti Sindaci siaffrettino ad aumentare le aliquote sui beni strumentali perovviare, almeno in parte, a questa mancanza di liquidita’.

Uno scenario che dobbiamo assolutamente scongiurare vistoche, rispetto a quando si pagava l’Ici, le imprese hannosubito con l’Imu un aggravio medio fino al 154%”. Lodichiara Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia diMestre, che fornisce gli importi medi dei versamentieffettuati dalle varie categorie economiche e dalle famiglieitaliane nel 2012. Agli albergatori il versamento piu’ pesante: nel 2012l’Imu e’ costata quasi 11.500 euro; per la grandedistribuzione l’onere si e’ attestato a 7.325 euro;l’industriale 5.786 euro, per il piccolo imprenditore 3.352euro, il libero professionista 1.835 euro, il commerciante894 euro, l’artigiano 700 euro, la famiglia per seconda casa663 euro, la amiglia per prima casa (+ pertinenza) 330 euro.

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