(askanews) – Roma, 23 ago – Nei primi sei mesi dell’anno gliispettori del lavoro e i militari dell’arma dei carabinierihanno verificato 72.436 aziende, 44.688 delle quali (il 62%)sono risultate irregolari, con un incremento del 22% diviolazioni rispetto all’anno precedente. Lo rende noto ilministero del Lavoro, che attraverso la sua DirezioneGenerale per l’Attivita’ Ispettiva rende noti i risultatidell’attivita’ di vigilanza svolta nel I semestre 2013 daiServizi Ispettivi territoriali e dai Nuclei Carabinieri.
Piu’ che raddoppiato (+117%) risulta il dato dell’evasionecontributiva accertata, pari a 260.221.379 euro, cheevidenzia una maggiore capacita’ dei servizi ispettivi delMinistero di indirizzare l’attivita’ di controllo versoobiettivi mirati, individuati anche attraverso una efficaceanalisi dei dati esistenti nelle banche dati disponibili. Quanto alle tipologie di irregolarita’ riscontrate, siconferma la concentrazione dell’attivita’ di vigilanza versoforme di irregolarita’ ”sostanziale” nella gestione deirapporti di lavoro.
Continua ad essere stabile (+1%) il dato dei lavoratoritotalmente in nero intercettati dagli ispettori del lavoro edai Carabinieri dei NIL (22.992) e crescono, invece, in modoconsistente (+39%) i fenomeni di abuso nell’uso delletipologie lavorative flessibili che mascherano fenomeni dilavoro subordinato, come le collaborazioni a progetto, leassociazioni in partecipazione non genuine e le finte partiteIva. In controtendenza, con una diminuzione del 25 %, leviolazioni in materia di orario di lavoro (9.705 violazioni)dato riconducibile alla contrazione delle ore lavoratenell’attuale periodo di difficile congiuntura economica.
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