Crisi: Consumatori, oltre a credit crunch c’e’ calo richieste prestiti

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(askanews) – Roma, 22 ago – ”La contrazione del credito allefamiglie e’ un fenomeno estremamente allarmante chemonitoriamo e segnaliamo da tempo. Infatti, come denunciatodalla Cgia, si consolida sempre di piu’ la resistenza daparte delle banche a concedere prestiti (per non parlare deimutui) alle famiglie. Ma a tale tendenza si aggiunge unulteriore elemento che contribuisce a determinare la cadutaverticale del credito al consumo nel nostro Paese: secondo leelaborazioni dell’Onf (Osservatorio NazionaleFederconsumatori), tale calo e’ dettato anche dalla fortecontrazione delle richieste di prestito da parte dellefamiglie”. ”Il profondo disagio che i cittadini affrontanoquotidianamente – spiega l’associazione in una nota – e’ taleda non consentir piu’ loro nemmeno di indebitarsi. Laconvergenza di tali fenomeni ha portato a registrare, nel2013, una diminuzione delle consistenze del credito alconsumo pari al -4% rispetto allo scorso anno, confermandouna tendenza gia’ iniziata dopo il 2009”.

Federconsumatori sottolinea poi che ”mentre dal 2002 al2009, infatti, vi e’ stata una continua crescita delleconsistenze debitorie (dovuta alla necessita’ di colmare laperdita del potere di acquisto all’indomani del passaggiodalla lira all’euro), a partire dal 2009-2010, conl’aggravarsi degli effetti della crisi economica, taleandamento ha iniziato a ribaltarsi: le famiglie hannocominciato a diminuire fortemente gli acquisti, ancherateali. Fino a tornare, nel 2013, a livelli antecedenti il2008”.

”Un grave segnale di allarme che conferma, ancora una volta,la necessita’ di un avvio urgente ed immediato di misure teseal rilancio del potere di acquisto delle famiglie attraversodetassazioni (Imu, Iva, Tares) ed investimenti per il lavoroe l’occupazione – dichiarano Rosario Trefiletti ed ElioLannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef -. Unpasso decisivo per le ripresa economica delle famiglie e delPaese, che va compiuto senza ulteriori esitazioni. E’ questa,infatti, la strada concreta per dare un nuovo impulso allacrescita economica, segnando un rilancio dei consumi e dellaproduzione” concludono.

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