Impresa: InfoCamere, sono 955 i contratti di rete siglati in 3 anni

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(askanews) – Roma, 9 ago – Fare rete per innovarsi einternazionalizzarsi. Sono 995 i contratti di rete siglatidalle imprese italiane alla fine di luglio 2013. E’ quantoemerge da un monitoraggio effettuato da InfoCamere su questotipo di accordi iscritti nel Registro delle imprese gestitodalle Camere di commercio italiane.

A poco piu’ di tre anni dalla costituzione della primarete d’imprese, la voglia di fare gioco di squadra coinvolgeormai quasi 5.000 soggetti dall’edilizia alla sanita’, daltessile alle nuove tecnologie.

Con oltre 1.300 imprese (1.308 per la precisione) aderentia un contratto e’ la Lombardia (seguita da Emilia-Romagna eToscana, con rispettivamente 714 e 579 imprese) la regioneitaliana che presenta in valore assoluto il piu’ alto numerodi soggetti che hanno adottato questo nuovo strumentoaggregativo.

Diffusi ormai in tutte le province (102 su 105), le retid’impresa parlano soprattutto milanese. E’ infatti ilcapoluogo lombardo a contare, in Italia, il maggior numerod’imprese (391) aderenti a un contratto di rete; ai primiposti della classifica delle province per maggior numero diimprese coinvolte si piazzano poi Brescia (268 realta’),Firenze (196), Roma (184) e Modena (183). Ancora ferme a”quota zero” Enna, Vercelli e Vibo Valentia. La dimensione della rete misurata in base al numero delleimprese partecipanti, appare ancora relativamente piccola.

Sommando le reti con tre imprese e quelle composte da quattroa nove imprese si ottiene un totale di 762 contratti di retesu 995. Dunque, oltre i due terzi dei contratti riguardano unnumero di imprese che varia da 3 a 9. I due dati rilevantisono, da un lato, il numero elevato di reti bilaterali (il13% del totale) e, dall’altro, la quasi totale assenza dimacro-reti con un numero di imprese partecipanti superiorealle 50 imprese (una sola rete su 995 contratti).

Le imprese partecipanti ai contratti sono prevalentementesocieta’ di capitali (67%), con un numero limitato di impreseesercitate con la forma di societa’ di persone e di impreseindividuali. Contenuto il numero delle imprese cooperative(341 realta’ per un peso % pari al 6,9) segno che ilcontratto di rete non ha ancora trovato adeguato sviluppo nelmondo dell’impresa senza scopo di lucro.

La mappa dei settori rileva come il contratto di rete sisia diffuso ampiamente sia tra le imprese manifatturiere chedel terziario. Nello specifico all’industria in senso strettofa riferimento con 1.846 soggetti il 37,5% delle imprese chehanno sottoscritto un contratto di rete seguita dall’insiemedei servizi alle imprese (settori J, L, M e N) con il 23,3%.

Piu’ contenuta e’ l’incidenza dell’edilizia e del commercio(9,5%) e dell’agricoltura (5%).

Il contratto di rete, introdotto dal decreto incentivi del2009 e ritoccato dalla legge di stabilita’, prevede lapossibilita’ per le aziende di creare alleanze senzasacrificare la loro autonomia: si condividono obiettivi estrategie, si scambiano informazioni e servizi, senzarinunciare alla propria indipendenza.

red/glr