Intesa SP: conferma politica rigorosa, utile netto a 422 mln (2 update)

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(askanews) – Roma, 2 ago – Intesa Sanpaolo prosegue nellapolitica particolarmente rigorosa e prudenziale che puntaalla sostenibilita’ dei risultati. I conti approvati dalconsiglio di gestione dell’istituto mostrano un utile nettonel primo semestre pari a 422 milioni di euro rispetto ai1.274 milioni dell’analogo periodo dello scorso anno.

Intesa Sanpaolo nel semestre ha continuato a perseguire ilrafforzamento dello stato patrimoniale gia’ solido, con unconseguente significativo ”costo opportunita”’ chepenalizza la redditivita’ nel breve periodo, e in particolaredi ulteriore rafforzamento degli accantonamenti, anche inprevisione della verifica della qualita’ degli attivi e dellostress test che verranno condotti prossimamente sulle bancheeuropee dalle autorita’ preposte, nonostante il Gruppo abbiaun’incidenza e una crescita dei crediti deteriorati inferioree un grado di copertura superiore rispetto ai concorrentiitaliani e si stiano registrando lievi segnali dimiglioramento del clima di fiducia nell’economia italiana.

Oltre all’elevata patrimonializzazione (Intesa e’ tra lepoche banche a livello internazionale gia’ in linea con irequisiti di Basilea 3), l’istituto presenta una robustaliquidita’ e una forte capacita’ di funding. In dettaglio leattivita’ liquide ammontano a 127 miliardi oltre all’elevatadisponibilita’ di attivi stanziabili presso le BancheCentrali, corrispondenti a una liquidita’ di 85 miliardi dieuro, a fine giugno 2013. Gia’ oggi Intesa Sanpaolo rispettai requisiti di liquidita’ Liquidity Coverage Ratio e NetStable Funding Ratio di Basilea 3, in largo anticipo sulledate previste per l’entrata in vigore a regime (2019 e 2018,rispettivamente), anche dopo il rimborso di 12 miliardi dieuro dell’operazione di finanziamento con la BCE di duratatriennale posta in essere nel dicembre 2011.

Per quanto riguarda la gestione operativi l’istitutomostra la stabilizzazione degli interessi netti nel secondotriemstre dopo 5 trimestri di riduzione. Le commissioni nettemigliorano del 7,4% nel secondo trimestre e del 15,2% neiprimi sei mesi dell’anno, rispettivamente a 1,57 miliardi e3,04 miliardi di euro. Nel periodo in esame accelerazionenella riduzione dei costi operativi che scendono del 7,7% sulprimo trimestre 2012 con un risparmio nominale di 341milioni. La politica rigorosa e prudenziale si traduce in”significativo costo opportunita’ che per il conto economicovale 640 milioni prima delle imposte. In particolare circa190 milioni dalla riserva di liquidita’ straordinaria arendimento zero pari a 20 miliardi, e circa 450 milionidall’aumento del grado di copertura dei crediti deterioratiper 150 punti base ”nonostante i segnali di stabilizzazionenel trend del credito”. Il livello di copertura dei creditideteriorati sale al 44,2% nel secondo trimestre dal 43,3% dimarzo e rispetto a una media dei concorrenti italiani del34,1%. la copertura specifica della componente sofferenzeaumenta al 61,1% dal 60,5%.

did/