Crisi: Confindustria, caduta si ferma ma rischi da consumi e occupazione

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(askanews) – Roma, 26 lug – La caduta dell’industria italianasembra essersi fermata e la ripresa potrebbe arrivare gia’entro quest’anno ma restano rischi legati al livello deiconsumi e al calo dell’occupazione ”che proseguira’ ancoraper molti mesi”. E’ quanto emerge dallo studio CongiunturaFlash di luglio elaborato dal Centro Studi di Vialedell’Astronomia.

”Ordini ed esportazioni stanno confermando l’attenuazionedella recessione nell’industria italiana – segnala l’Analisi- la produzione ha smesso di scendere, anche se rimane moltobassa e lontana dai livelli precrisi; e’ invece ancora incontrazione l’attivita’ dei servizi e dell’edilizia”. Il CSCstima un incremento dello 0,4% della produzione industriale agiugno.

”L’anticipatore OCSE indica una svolta dell’economia delPaese al piu’ tardi nel prossimo autunno” prosegue lo studio”Il cambiamento di rotta e’ favorito dal contestointernazionale piu’ dinamico, grazie alle conferme di ripresanegli USA, alla ripartenza del Giappone e al robusto apportoall’incremento della domanda mondiale da parte dei Paesiemergenti, nonostante il rallentamento dei BRIC. Aiutano ilcosto dell’energia un po’ meno elevato, l’allentamento nellarestrizione della politica di bilancio (grazie al pareggiostrutturale raggiunto) e il minor pessimismo dellefamiglie”. Nel corso della recessione iniziata nel 3* trimestre 2011,segnala il CSC, la spesa delle famiglie e’ calata piu’ delreddito disponibile reale (-6,6% contro -5,7%). Cosi’ iltasso di risparmio, dopo i minimi storici toccati nel 2*trimestre 2012 (7,7%), e’ risalito al 9,3% nel 1* 2013. Ma e’ancora lontano dalla media pre-crisi (13,2% tra 1999 e 2007).

”Il rafforzamento della fiducia delle famiglie puo’sostenere i consumi” prosegue tuttavia, la spesa in consumi”verra’ penalizzata dalla necessita’ di ricostituire ilrisparmio, dalla difficolta’ a ottenere credito e dal calodell’occupazione, che proseguira’ ancora per molti mesi”. Secondo Confindustria infine ”un altro fondamentaleostacolo al rilancio e’ la restrizione dei prestiti alleimprese, sia nei volumi (in forte calo anche in maggio) sianei tassi; questa morsa puo’ essere attenuata dalle recentimisure della BCE e dalla rapida esecuzione e dall’ampliamentodei pagamenti degli arretrati della pubblicaamministrazione”.

fgl/