Iva: Cgia, no all’aumento. Gia’ oggi aliquota piu’ alta d’Europa

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(askanews) – Roma, 18 lug – ”Gia’ oggi condividiamo con Olanda eBelgio il gradino piu’ alto del podio dei Paesi Ue cheapplicano l’aliquota Iva piu’ elevata. Se nei prossimi mesil’Esecutivo non riuscira’ ad evitare l’ennesimo aumento,siamo destinati a staccare tutti e ad aggiudicarci la palmadei piu’ tartassati da questa imposta tra i paesi dell’Unioneeuropea”. Lo sostiene, in una nota, la Cgia di Mestre,ricordando che l’introduzione dell’imposta sul valoreaggiunto e’ avvenuta ben 40 anni fa: in questo periodo ditempo l’aliquota ordinaria e’ variata ben 8 volteraggiungendo il valore massimo del 21%, quello attualmente invigore. L’ultimo ritocco e’ avvenuto nel 2011: tuttavia,nonostante l’aliquota ordinaria sia salita dal 20 al 21%, ilgettito Iva ha subito un progressivo calo.

”Certo – segnala il segretario della CGIA, GiuseppeBortolussi – la situazione economica generale ha influitomoltissimo su questo risultato, tuttavia anche l’incrementodell’aliquota ha contribuito a penalizzare il gettitocomplessivo dell’imposta sul valore aggiunto”.

L’approfondimento della CGIA di Mestre ha analizzato anchel’andamento tenuto in questi 40 anni dall’aliquota ordinariadell’Iva nei principali Paesi che attualmente costituisconol’area dell’euro.

Ebbene, dal 1973 al gennaio di quest’anno, l’incrementopiu’ importante si e’ registrato proprio in Italia. Nel 1973l’aliquota era al 12% e ora si attesta al 21%, con un aumentodi ben 9 punti. Seguono la Germania, con una variazione di +8 punti (era all’11%, adesso si attesta al 19%), l’Olanda,con un aumento di 5 punti (16% nel 1973, 21% nel 2013),l’Austria e il Belgio, con degli aumenti registrati nelperiodo preso in esame rispettivamente del +4 e del +3.

La Francia e’ l’unico Paese preso in considerazione dall’analisi che ha visto diminuire il peso dell’aliquota diquesta imposta: se nel 1973 era al 20%, ora si attesta al19,6% (-0,4).

”Se e’ vero che in questi 40 anni – conclude Bortolussi -abbiamo registrato l’incremento d’aliquota piu’significativo, e’ altresi’ vero che nel 1973 quellaapplicata in Italia era, ad esclusione della Germania, lapiu’ contenuta. Tuttavia, se l’aumento previsto dal prossimomese di ottobre non verra’ scongiurato, i consumatoriitaliani si troveranno a subire l’aliquota Iva ordinariapiu’ elevata tra tutti i principali paesi dell’areadell’euro”.

red/mau