Crisi: Scaroni, per ripresa industriale serve new deal energetico

75 5, 1297 -

(askanews) – Roma, 17 lug – ”Se l’Europa ambisce a unrinascimento industriale, con ricadute positive in termini dicrescita e occupazione, deve inventarsi un ‘new deal’energetico”. E’ quanto ha proposto l’amministratore delegatodell’Eni, Paolo Scaroni, intervenendo ieri ai lavoridell’Atlantic Council a Washington. Secondo Scaroni ”la prima priorita’ e’ lo shale gas, cheprobabilmente in Europa c’e’ e in quantita’ rilevanti” ma”per sfruttarlo appieno serve pero’ un consenso politico,che manca”.

”Altri possibili interventi per assicurare energia abasso costo – ha aggiunto – potrebbero essere il migliorsfruttamento degli idrocarburi convenzionali, l’efficienzaenergetica. In un mondo ideale ci potrebbe essere anche ilnucleare”.

Ma, secondo l’a.d. dell’Eni ”c’e’ anche un’altrasoluzione: l’Europa potrebbe rafforzare i legami politici coni suoi tradizionali fornitori di gas: Algeria, Libia esoprattutto Russia. Gli interessi di lungo periododell’Europa coincidono con quelli dei suoi fornitori. Persopravvivere, le nostre imprese hanno bisogno di potercontare su gas a prezzi competitivi”.

”La Russia – ha sottolineato Scaroni – ha tuttol’interesse ad avere un’Europa industriale forte e increscita essendo il mercato di sbocco naturale dei suoiidrocarburi. Se le compagnie europee emigrassero negli StatiUniti sarebbe un danno per tutti: i giovani europei nonavrebbero lavoro e i giovani russi non avrebbero a chivendere il gas. Al contrario, se le nostre aziende potesseroavere gas russo in abbondanza a prezzi competitivi sarebbe ungrosso vantaggio per entrambi”. ”Non credo che la Russia possa diventare il nostro Texasin tempi brevi”, ha concluso, ”Vi e’ ancora moltadiffidenza, soprattutto politica, ma quando gli interessieconomici sono cosi’ vicini una strada prima o poi la sitrova”.

fgl/sam/