Imprese: Unioncamere, nel II trimestre saldo positivo dello 0,4%

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(askanews) – Roma, 16 lug – Il sistema delle imprese avanza, maha il fiato decisamente corto. Nel secondo trimestredell’anno, il saldo tra aperture e chiusure di imprese fasegnare un bilancio positivo per 26.084 imprese in piu’. Mae’ il risultato meno brillante nella serie degli ultimi diecianni di rilevazioni relative al periodo aprile-giugno. Adeterminarlo, hanno concorso il basso numero di iscrizioni(100.448, il secondo peggior risultato del decennio) el’elevato livello di cessazioni (74.364, il terzo valore piu’elevato della serie dei secondi trimestri). A livellocomplessivo – al netto dell’agricoltura che ha chiuso iltrimestre con 5.195 unita’ in meno – tutti i settorievidenziano un saldo positivo tra aperture e chiusure. Inquesto scenario, pero’, a certificare la persistente durezzadella crisi restano i dati dei fallimenti e il bilancioanagrafico del comparto artigiano, rimasto fermo a tre mesifa. Per le crisi d’impresa, il dato relativo ai primi seimesi del 2013 certifica un aumento del 5,9% delle aperture diprocedure fallimentari, corrispondenti a 6.456 imprese chehanno portato i libri in tribunale (nello stesso periodo del2012 questa sorte era toccata a 6.095 aziende). Sul fronteartigiano, per la prima volta in dieci anni si registra unsostanziale stallo (-113 imprese) tra aperture e chiusure.

Frutto soprattutto della forte riduzione di iscrizioni dinuove imprese (4.835 unita’ in meno, pari ad una riduzionedel 16% nel numero di aperture rispetto a quelle registratenello stesso periodo del 2012). A fronte di questa caduta divitalita’, la lieve contrazione delle chiusure (849 in menonel confronto con il secondo trimestre dell’anno scorso) none’ stata sufficiente a mantenere il saldo in territoriopositivo. A incidere maggiormente sullo stallo del compartoartigiano sono stati i bilanci negativi delle costruzioni(-828 imprese), dei trasporti e magazzinaggio (-568) e delleattivita’ manifatturiere (-506).

Questi i dati di sintesi piu’ significativi di Movimprese- la rilevazione trimestrale sulla natalita’ e mortalita’delle imprese condotta da InfoCamere – diffusi oggi daUnioncamere nel corso del convegno ”Programmazione2014-2020: Un nuovo dialogo per una politica di coesionecondivisa”, svoltosi a Roma alla presenza del Ministro perla Coesione territoriale, Carlo Trigilia.

”Il Paese si rilancia se riusciamo a rilanciare leimprese – ha detto, commentando i dati, il Presidente diUnioncamere, Ferruccio Dardanello – perche’ e’ solo dalleimprese che viene il lavoro. Il tessuto produttivo italianosta combattendo una battaglia di resistenza ormai da anni. Lacaduta dei consumi e degli investimenti hanno ”impantanato’le possibilita’ di ripresa del mercato interno. Serve unaforte iniezione di fiducia e di risorse. Oltre a quelle delcredito, indispensabili per dare operativita’ alle imprese,serve mettere a frutto con intelligenza quelle messe adisposizione dall’Europa. A sei mesi dalla chiusura del ciclo2007-2013, abbiamo davanti la sfida ad accelerare la spesaper utilizzare i quasi 30 miliardi di euro di risorsedisponibili. Le Camere di commercio sono pronte a dare ilproprio contributo, sia per individuare progetti prioritariper le imprese sia per cofinanziarli. E ancora di piu’vogliamo fare in vista del ciclo di risorse 2014-2020. Dapoche settimane, infatti, Unioncamere ha lanciato una”cabina di regia nazionale” interamente finanziata dalsistema camerale per sostenere le Camere locali nella fase dinegoziato con le istituzioni territoriali per lapredisposizione delle misure della prossimaprogrammazione”.

red/rf