Pensioni: Corte Ue condanna Italia su cumulo lavoro all’estero

AGO 1, 1294 -

(askanews) – Roma, 4 lug – La normativa italiana che non consentedi prendere in considerazione i periodi di lavoro di uncittadino presso un’organizzazione internazionale situata inun altro Stato membro, ai fini della pensione di vecchiaia,e’ contraria al diritto europeo.

Lo ha stabilito oggi la Corte di Giustizia Ue, ricordandoche per quanto riguarda il coordinamento dei sistemi diprevidenza sociale tra gli Stati membri, ”il Trattato FUE edi regolamenti nn. 1408/71 e 883/2004 sono fondati sulprincipio della totalizzazione (o cumulo) dei periodi”. La Corte, inoltre, rileva che ”privare un lavoratore deldiritto alla totalizzazione dei periodi accreditati sotto lalegislazione di piu’ Stati membri, diritto riconosciuto, ingenerale a tutti i lavoratori presso tutti i datori di lavoroin uno Stato membro, ad eccezione delle organizzazioniinternazionali costituirebbe un ostacolo alla liberacircolazione dei lavoratori”.

Di conseguenza, un qualsiasi lavoratore, ”una volta cheabbia raggiunto l’eta’ pensionabile, per avere diritto allapensione di vecchiaia deve poter chiedere la totalizzazionedei periodi di lavoro in Italia e di quelli riguardantil’impiego” in un’azienda internazionale situata in un altroStato membro.

rba/red