Fiat: Fiom dopo sentenza Consulta, la costituzione torna in fabbrica

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(askanews) – Torino, 3 lug – La costituzione torna in fabbrica.

Cosi’ la Fiom nazionale commenta in una nota la sentenzadella corte costituzionale che definisce parzialmenteillegittimo l’art.19 dello Statuto dei lavoratori, li’ dovenon si riconosce la rappresentanza sindacale a chi non firmai contratti. ”La Corte Costituzionale – e’ scritto – hadichiarato illegittima l’esclusione della Fiom-Cgil operatadalla Direzione aziendale negli stabilimenti Fiat. E’importante la ragione che la suprema Corte ha individuato: lapartecipazione della Fiom alla trattativa. La verita’ ha latesta dura. Tutte le bugie per le quali sarebbe stata la Fiomad abbandonare la trattativa sono cancellate”. ”Questasentenza, che riporta nelle fabbriche la Costituzione -prosegue la nota – e’ fondamentale per tutti i lavoratorisottoposti alle pressioni e ai ricatti. In questi anniiscritti e delegati della Fiom-Cgil hanno resistito ed e’innanzitutto merito loro, grazie anche alla riuscita dellosciopero e della manifestazione della sola Fiom-Cgil del 28giugno, se oggi e’ riconosciuto il diritto dei lavoratori anegoziare e contrattare in tutti gli stabilimenti Fiat”. ”Ora la Fiat dismetta una guerra inutile e dannosa allademocrazia costituzionale del nostro Paese – si legge ancoranella nota – .

Applichi le sentenze e non impedisca alle lavoratrici e ailavoratori di esser liberi di scegliere il proprio sindacato,alle delegate e ai delegati il diritto di esserlo e aisindacati, a partire dalla Fiom, di esercitare il diritto diassemblea e tutti gli altri diritti sanciti dallo Statuto deilavoratori”. La Fiom chiede inoltre che il Parlamento facciauna legge sulla rappresentanza ”che garantisca il votodemocratico delle lavoratici e dei lavoratori e larappresentanza proporzionale fra le organizzazionisindacali”.

”E’ ora che venga abolito l’abominio giuridico dell’articolo8 che permette le deroghe ai contratti e alle leggi”. Lanota conclude con una richiesta al governo ”di convocareurgentemente un tavolo nazionale con la presenza della Fiat,per discutere il piano industriale e gli investimenti utili agarantire la salvaguardia dell’occupazione in tutti glistabilimenti” . Per la Fiom-Cgil di Torino e del Piemonteosservano il segretario provnciale Federico Bellono, equello regionale Vittorio De Martino ”Questa decisione rendegiustizia alle battaglie condotte in questi anni a Torino dailavoratori di Mirafiori e delle Officine Maserati (exBertone) per il riconoscimento della democrazia nei luoghi dilavoro”. Sabato prossimo dalle 9,30 si svolgera’un’assemblea degli iscritti Fiom-Cgil del Gruppo Fiat e dellealtre aziende per fare una prima valutazione rispetto aglieffetti della sentenza. Sara’ presente l’avvocato Elena Poli,del collegio nazionale che per la Fiom-Cgil ha promosso ilricorso alla Corte Costituzionale.

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