Fiat: azienda, dopo sentenza Consulta intervenga legislatore

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(askanews) – Torino, 3 lug – La sentenza della Cortecostituzionale ribalta una giurisprudenza consolidata ma none’ applicabile alla Fiom che non ha partecipato allatrattativa per il contratto e in ogni caso e’ bene che illegislatore definisca un criterio di rappresentanza piu’solido. E’ quanto sostiene la Fiat in una nota dopo ladecisione della Consulta comunicata oggi sull’art. 19 dellostatuto dei lavoratori.

”La Fiat prende atto della pronuncia della CorteCostituzionale – si legge nel comunicato del Lingotto -. Inattesa di conoscere le motivazioni della sentenza, la Fiat silimita ad osservare che con questa decisione la Corte haribaltato l’indirizzo che la stessa aveva espresso nelleprecedenti numerose decisioni sull’argomento nei 17 annidurante i quali e’ in vigore l’articolo 19 dello Statuto deiLavoratori nella sua attuale formulazione”.

”Sulla base della lettura del comunicato stampa emessooggi – si prosegue – sembra che la Corte Costituzionaleabbia collegato il diritto a nominare le RSA allapartecipazione alla negoziazione dei contratti collettivi poiapplicati ai lavoratori dell’azienda. Se questa lettura e’corretta, la decisione non appare riferibile alla posizioneassunta dalla Fiom che, a priori, ha sempre rifiutatoqualsiasi trattativa sui contenuti del contratto collettivospecifico di lavoro di primo livello di Fiat S.p.A. e di FiatIndustrial applicato a partire dal primo gennaio del 2012,nonche’ sul recente rinnovo del predetto contrattocollettivo”. ”Fiat – e’ scritto ancora nella nota – hasempre preso tutte le decisioni di tipo industriale tenendoconto della legislazione vigente e in particolare, dell’art.

19 dello Statuto dei Lavoratori, modificato nel 1996 inseguito al referendum del 1995. La Fiat ricorda che ilreferendum che ha introdotto l’articolo 19 nella sua presenteforma fu promosso da Rifondazione Comunista e dei Cobas conl’appoggio pieno della Fiom”.

”Viste le incertezze sollevate da questa decisione dellaCorte Costituzionale – conclude la nota -, la Fiat rimettepiena fiducia nel legislatore affinche’ definisca un criteriodi rappresentativita’ piu’ solido e piu’ consapevole delledelicate dinamiche delle relazioni industriali, che diacertezza di applicazione degli accordi, garantisca laliberta’ di contrattazione e la liberta’ di fare impresa,come avviene nei paesi di normale democrazia nelle relazioniindustriali”.

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