Consumi: Nielsen, per 65% italiani qualita’ prima del prezzo (1 update)

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(askanews) – Roma, 2 lug – Per il 65% degli italiani nel momentodell’acquisto la qualita’ e’ la preoccupazione piu’importante, mentre sono il 53% coloro che indicano nel prezzoil fattore determinante (Europa 65%). Inoltre, ben il 76%(Europa 43%) si dichiara particolarmente interessatoall’acquisto di prodotti promozionati sul punto vendita.

Nello stesso tempo oltre un terzo (34%) e’ disponibile adacquistare prodotti ecofriendly indipendentemente dal prezzoe il 63% (Europa 49%) a modificare il proprio stile di vitaal fine di risparmiare energia. E’ quanto emerge dalla GlobalSurvey of Consumer Shopping Behavior Nielsen sui consumatori,eseguita nel 2012. L’indagine mette a tema la dinamica diacquisto di 29.000 intervistati on line, in 58 paesi. Nonostante la crisi, il 23% degli italiani ammette diacquistare impulsivamente (Europa 27%); il 60% dichiara divisitare piu’ negozi per potere scegliere il prodotto piu’conveniente nel rapporto qualita’/prezzo (Europa 60%); il 66%di fare sempre il raffronto tra i prezzi dei singoli prodotti(Europa 57%); il 63% di preparare molto frequentemente lalista della spesa (55% Europa); il 43% di leggere sempre ivolantini con le offerte (Europa 33%), il 29% di usare icoupons (Europa 19%). Tuttavia, il 35% si lascia tentaredagli extra displays, le isole promozionali. Quest’ultimo e’un indicatore dell’importanza dell’esperienza d’acquisto cheil consumatore ”vive” nel punto vendita.

Dalla Global Survey emerge anche che il 59% degliintervistati del campione italiano dichiara di tenersicostantemente aggiornato su sconti e promozioni (Europa 54%);il 59% raccoglie informazioni e opinioni sul prodotto (Europa51%); il 55% preferisce sempre provare un campione e poidecidere se fare l’acquisto (Europa 51%); il 53% preferisceacquistare prodotti pubblicizzati nella lingua d’origine(italiano, Europa 58%). Per il 49% dei rispondenti sonoaffidabili i prodotti raccomandati da professionisti (Europa45%); per il 40% i prodotti venduti con omaggi risultano piu’attrattivi (Europa 52%). Al 36% interessa spendere di piu’ per oggetti di designche per articoli dotati delle stesse funzioni (Europa 24%)mentre il 29% preferisce prodotti di brand famosi (Europa41%). Sui criteri di acquisto in genere, gli italiani si fannoguidare piu’ dalla qualita’ rispetto al prezzo. Ilcontenimento della spesa, attraverso una maggiore attenzionealle promozioni, non si traduce in un impoverimento delvalore del carrello. I criteri di acquisto subiscono dellevariazioni in relazione alla categoria di prodotto: nel food& beverage, il 39% del campione dichiara che l’elementodeterminante e’ quello degli ingredienti/qualita’ (Europa32%), il 38% il gusto (Europa 55%), il 30% il prezzo (Eu41%). Per i prodotti destinati alla cura della persona il prezzorisulta discriminante per il 31% dei rispondenti (Europa39%), la qualita’ per il 31% (Europa 32%), il gusto per il24% (Europa 26%). Per cio’ che riguarda le auto, il 39% del campione italianoutilizza come criterio quello del prezzo (Europa 40%), il 25%il brand (Europa 27%), il design il 21% (Europa 19%), mentreil 16% dichiara di non avere intenzione di acquistarne(Europa 22%). Per l’abbigliamento, in Italia il 42% definisceil prezzo come fattore chiave (Europa 48%), il 37% il design(Europa idem), il 18% la qualita’ (Europa 22%). Anche perl’elettronica il prezzo costituisce l’elemento base (41%Italia, 44% Europa), per il 23% la funzionalita’ (Europa25%), per il 20% il brand (Europa 23%). Nell’acquisto di cellulari, infine, il prezzo conta per il40% dei rispondenti (Europa 42%). Il brand in questo casorisulta incidente per il 25% del campione (Europa 26%), lafunzionalita’ per il 23% (Europa 26%).

”Nei mercati in crescita, – ha detto Roberto Pedrettiamministratore delegato di Nielsen Italia – come risultadalla Global Survey, gli intervistati consumano spesso inmisura maggiore rispetto alla media globale. Al contrario,nei Paesi sviluppati, spesso i consumatori sono scettici,guidati soprattutto dal prezzo e molto attenti a non farsiinfluenzare dagli altri. L’Italia, all’interno di talecontesto, costituisce, per alcuni aspetti, un’eccezione. Ilfattore qualita’ viene, infatti, ancora ritenutopreponderante rispetto al prezzo. Cio’ puo’ essere in partespiegato con il radicamento della nostra tradizioneartigianale e il valore del marchio ”made in Italy”. E’interessante osservare – ha concluso Pedretti – come questielementi nel nostro Paese risultano sempre piu’ coniugati conl’evoluzione digitale del mercato: la Rete viene affermandosicome fonte primaria di informazioni per i consumatori,allineandosi e, talvolta, superando i media tradizionali,come tv o display sul punto vendita”.

did/