Intesa SP: export sottotono per i distretti lombardi in avvio 2013

75 1, 1292 -

(ACA) – Roma, 1 lug – Archiviato un 2012 di sostanzialestabilita’ per le esportazioni dei distretti tradizionalilombardi, penalizzate dalla debolezza dei due trimestricentrali, il 2013 si e’ aperto con performance sottotono: lacontrazione tendenziale e’ stata dell’1,7% nel primotrimestre, a valori correnti, per un controvalore esportatopari a 4.677 milioni di euro. Questo il quadro emersodall’ultimo aggiornamento del Monitor dei Distretti dellaLombardia, elaborato dal Servizio Studi e Ricerche di IntesaSanpaolo sulla base dei dati del primo trimestre 2013.

All’origine della flessione si individua il calo dellevendite dirette nei mercati maturi, in particolare inGermania e in Francia (che insieme assorbono il 30% circadell’export totale dei distretti regionali), soloparzialmente controbilanciata dalla crescita delleesportazioni nei nuovi mercati: tra i quali spiccano, pervalore delle esportazioni, Cina, Turchia e Romania. Alcunimercati maturi, come Stati Uniti e Regno Unito, sono pero’rimasti trainanti.

Tra le realta’ distrettuali che, in controtendenza, hannomesso a segno le performance piu’ brillanti nei primi tremesi dell’anno si annoverano alcuni distretti della filierametalmeccanica: +15,6% per le esportazioni di macchinetessili e per materie plastiche di Bergamo (dove si segnalanol’importanza del mercato turco e la crescita sostenuta delmercato cinese), +10,7% per la meccanica strumentale delbresciano (dove la Cina rappresenta ormai il primo mercato disbocco), +5,8% per le macchine per la concia della pelle diVigevano, +1,4% per la metalmeccanica di Lecco (determinanteil contributo del Regno Unito) e +1,1% per i rubinetti epentolame di Lumezzane (grazie al traino del mercato russo).

Nella filiera agroalimentare sono tre i distretti che hannoregistrato risultati positivi in termini di export: il risodi Pavia (+7,1%), il lattiero-caseario lombardo (+6,8%) e ivini di Franciacorta (+4,4%). Tra i restanti distretti benperformanti si annoverano, infine, il seta-tessile di Como(+3,2%), dove anche mercati maturi come Francia e Spagna sisono dimostrati trainanti, e il legno e arredamento dellaBrianza (+2,9%), dove e’ stato forte il sostegno dei mercatistatunitense e russo.

Il 2013 si e’ aperto con esportazioni in calo anche per ipoli tecnologici della regione: la contrazione e’ stata del3,8%, a valori correnti, per un complessivo di export pari a1.952,2 milioni. Continuano a pesare le difficolta’ chestanno interessando il farmaceutico milanese e la filieradell’information technology.

red/did/