Crisi: al via nuovo accordo per le pmi da Abi e Associazioni imprese

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(askanews) – Roma, 1 lug – Un nuovo accordo in favore delle Pmiitaliane e’ stato firmato oggi a Roma dall’Abi, AlleanzaCooperative Italiane (che riunisce Agci, Confcooperative,Legacoop), Cia, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi,Confedilizia, Confetra, Confindustria, Rete Imprese Italia(che riunisce Casartigiani, Cna, Confartigianato,Confcommercio, Confesercenti). Considerata l’attuale congiuntura economica, all’internodella quale non si attenuano le tensioni finanziare delleimprese, l’Abi e le Associazioni delle imprese, hannoaggiornato le misure di sospensione e allungamento deifinanziamenti previste dai precedenti accordi, focalizzandomaggiormente il bacino dei potenziali utilizzatori su quellePmi che, per quanto economicamente sane, manifestanoun’eccessiva incidenza degli oneri finanziari sul fatturatoin conseguenza della diminuzione di quest’ultimo per effettodella crisi economica.

In questo campo rientrano la sospensione per 12 mesi dellaquota capitale delle rate di mutuo, e quella per 12 o 6 mesidella quota capitale prevista nei canoni di leasing”immobiliare” e ”mobiliare”.

Possono essere ammesse alla sospensione le rate dei mutui edelle operazioni di leasing finanziario delle imprese che nonabbiano gia’ usufruito di analogo beneficio concesso ai sensidelle ”Nuove misure per il credito alle Pmi” del 28febbraio 2012. E’ dunque possibile sospendere nuovamentefinanziamenti gia’ sospesi con l’Avviso Comune del 3 agosto2009 e relativi rinnovi. E’ inoltre possibile sospendere leoperazioni di apertura di conto corrente ipotecario con unpiano di rimborso rateale. Le operazioni di sospensione sonorealizzate allo stesso tasso d’interesse previsto dalcontratto originario.

E’ prevista la possibilita’: di allungare la durata deimutui, in misura maggiore rispetto al precedente accordo; dispostare in avanti fino a 270 giorni le scadenze del creditoa breve termine per esigenze di cassa con riferimentoall’anticipazione di crediti certi ed esigibili; di allungareper un massimo di 120 giorni le scadenze del credito agrariodi conduzione.

Possono essere ammessi alla richiesta di allungamento i mutuiche non abbiano beneficiato di analoga facilitazione ai sensidell’Accordo per il credito alle Pmi del 16 febbraio 2011 edell’accordo ”Nuove misure per il credito alle Pmi” del 28febbraio 2012, mentre possono essere ammessi all’allungamentoanche i mutui sospesi al termine del periodo di sospensione.

Le operazioni di allungamento dei mutui se accompagnate da unrafforzamento patrimoniale o da processi aggregativi sonoeffettuate a condizioni contrattuali invariate, negli altricasi comunque l’eventuale variazione del tasso d’interesseoriginario non potra’ essere superiore all’incremento delcosto di raccolta della banca rispetto al momentodell’erogazione originaria del finanziamento e si terra’conto della presenza di eventuali garanzie aggiuntive.

Anche alla luce delle agevolazioni fiscali previste daldecreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, per le imprese cheavviano processi di rafforzamento patrimoniale le banche siimpegnano a valutare la concessione di un finanziamentoproporzionale all’aumento dei mezzi propri realizzatidall’impresa.

All’interno del nuovo Accordo e’, inoltre, individuata unaserie di temi strategici di interesse comune per favorire losviluppo delle relazioni banca-impresa, in relazione ai qualile Parti firmatarie concordano sull’opportunita’ di definirenei prossimi mesi nuove e specifiche intese e di avanzare alGoverno e alle altre Istituzioni competenti propostecondivise.

Da ultimo, per consentire alle banche e agli intermediarifinanziari aderenti di adeguare le proprie procedure inrelazione alle operazioni previste dal nuovo accordo, ilperiodo di validita’ dell’accordo del febbraio 2012, ”NuoveMisure per il Credito alle Pmi”, e’ stato prorogato al 30settembre 2013. Ad oggi, con l’iniziativa in corso riguardante le ”Nuovemisure per il credito alle Pmi”, secondo i dati piu’aggiornati a maggio 2013, le banche hanno sospeso 95.435finanziamenti a livello nazionale (che si aggiungono ai260.000 dell’Avviso comune scaduto il 31 luglio 2011), pari a29,5 miliardi di debito residuo (in aggiunta ai 70 miliardidell’Avviso comune) con una liquidita’ liberata di 4,1miliardi (oltre ai 15 miliardi di euro con l’Avviso comune).

com-ram