Aerospazio: Pansa, salvaguardare settore moltiplicatore di sviluppo

SET 3, 1291 -

(askanews) – Roma, 25 giu – ”Solo nove-dieci anni ci separanodal resto del mondo nel settore aerospaziale”. Parte daquesta considerazione il ragionamento propostodall’amministratore delegato di Finmeccanica, AlessandroPansa, intervenuto questa mattina al convegno indetto dalcentro studi Demetra. Persa la battaglia sul lavoro e quella sui capitali afavore dei paesi emergenti, il vantaggio competititivo cherimane ai paesi occidentali, a giudizio di Pansa, e’ quellodel gap tecnologico tuttora esistente e le tecnologie sitrovano nell’industria. Di qui la necessita’ di difendere lapresenza dell’Italia in un settore industriale di cui ”nonsi e’ ancora disfatta”, nonostante l’impegno spesa negliultimi decenni ”con pervicacia” per disfarsi di settoriindustriali.

Un riferimento che, a molti, e’ sembrato diretto in modotrasparente alla salvaguardia e sviluppo di quegli asset,come Avio, oggi in discussione. In modo enfatico, Pansa si e’ chiesto:”vi e’ interesse,non solo a salvaguardare ma a favorire lo sviluppodell’industria aerospaziale in Italia?”.

Pansa ha tuttavia messo in guardia da ipotesi di tipoisolazionistico, chiedendo al governo di rilanciare unapolitica del settore spaziale in Europa, dove l’Italia puo’giocare un ruolo, a patto che sia il soggetto comunitario adessere il destinatario di parte importante di risorse,invertendo la logica di finanziamento di singoli programmi,su ciascuno dei quali pesare il ritorno per singolo paese.

Il ruolo del governo, ha sottolineato l’amministratoredelegato di Finmeccanica, e’ rilevante anche sul fronte delsostegno allo sviluppo tecnologico: il sistema privato non e’in grado di sostenere da solo le ingenti spese necessarie.

L’aspetto positivo consiste nel fatto che nessuno settoreindustriale agisce da moltiplicatore dello sviluppo come ilcomparto aerospaziale.

sat/