Fondazioni bancarie: nasce Consulta Triveneto, coordinatore Segre

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(askanews) – Venezia, 24 giu – L’unione fa la forza tra leFondazioni di origine bancaria: e’ nata oggi la Consulta delTriveneto, il presidente della Fondazione di Venezia GiulianoSegre eletto all’unanimita’ coordinatore. Stamattina, aPadova, i rappresentanti delle dieci fondazioni di originebancaria del Triveneto (Fondazione Cassa di Risparmio diPadova e Rovigo, Fondazione Cariverona, FondazioneCassamarca, Fondazione di Venezia, Fondazione Cassa diRisparmio di Udine e Pordenone, Fondazione Cassa di Risparmiodi Bolzano, Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste,Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto,Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Fondazione Bancadel Monte di Rovigo) hanno sottoscritto la convenzione per lacostituzione della Consulta.

Analoghi organismi erano nati in altre regioni (Piemonte,Toscana, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo) ma questa e’ laprima volta che la struttura supera i confini regionali eaccomuna un’area omogenea, in questo caso il Nordest.

Il patrimonio netto delle dieci Fondazioni che fanno partedella Consulta assomma a circa 7,8 miliardi di euro. Sitratta – come recita lo statuto, approvato nel corsodell’incontro – di uno strumento per favorire lo scambiod’informazioni, lo studio di problematiche di comuneinteresse, l’elaborazione di proposte di eventuali iniziativecomuni nell’ambito dei settori di attivita’ statutaria delleFondazioni medesime, con particolare riguardo a quelli dellacultura, dell’arte, della ricerca scientifica,dell’istruzione, della sanita’, dell’assistenza ebeneficenza. La nascita di questo nuovo organismo nasce dallaconsapevolezza che gli anni passati senza un coordinamentonon ha facilitato un lavoro collettivo ne’ ha lasciatoprogetti complessivi.

Giuliano Segre, presidente della Fondazione di Venezia, eautore, nel 1988-89, con il ministro Giuliano Amato, dellariforma del sistema bancario italiano, e’ stato elettoall’unanimita’ coordinatore della neonata Consulta. ”Sonograto per la scelta. Il mio compito non sara’ quello diorganizzare, piuttosto quello di individuare e proporre tuttele aree di lavoro nelle quali una collaborazione stretta puo’essere utile a tutti. Poi individueremo chi, questeattivita’, vorra’ guidare per tutti noi, compensando ledimensioni ben diverse fra le nostre Fondazioni. Ma sonoconvinto che un maggiore coordinamento possa avere ricadutepositive sia per le Fondazioni che, soprattutto, per ilterritorio”.

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