Corte Conti: Giampaolino, pressione fiscale effettiva al 53%

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(askanews) – Roma, 19 giu – La pressione fiscale effettiva ”sie’ impennata fino al 53%, dieci punti oltre quellaapparente”. Lo ha precisato il presidente della Corte deiConti, Luigi Giampaolino, in audizione delle commissioniBilancio riunite di Camera e Senato. Il dato si ottienerapportando il carico impositivo solo al Pil dichiarato alfisco, con esclusione della ricchezza non dichiarata (maricompresa, per stima, nel Pil ufficiale). Un esercizio diquesto tipo, ha spiegato Giampaolino, ”ha consentito sia dicorreggere verso l’alto il livello della pressione fiscale(quella effettiva), sia di evidenziare un ampliamento delladistanza dai partners europei caratterizzati da tassi dievasione piu’ contenuti”.

Giampaolino ha poi evidenziato i limiti del sistemaattuale di controllo ex post sulle dichiarazioni, in terminidi contrasto all’evasione, per di piu’ condotta in passatocon ”andamenti ondivaghi e contraddittori”, valutando in200 mila l’anno i controlli ”approfonditi” e non formali,che ”l’Agenzia delle entrate con l’ausilio della Guardia diFinanza riesce a metter in campo annualmente”. Perconcludere che tutto cio’ equivale ad un controllo”approfondito” ogni 20 anni di attivita’.

Ne’ appare risolutivo, per Giampaolino, il ricorso al”contrasto di interessi” in quanto per funzionare”dovrebbe portare ad una rilevantissima emersione della baseimponibile nel settore interessato alla detraibilita’, inmisura tale da neutralizzare la perdita di gettito sicura,che corrisponde all’impatto della detrazione concessa suiconsumi corrispondenti alla base imponibile gia’ dichiaratadai fornitori”. red/sam/