Cambi: dollaro pronto a rafforzarsi (analisi Fxcm)

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ASCA-FXCM) – Roma, 18 giu – Il tema centrale del mercato e’ senz’altro il prossimo futuro del dollaro americano, naturalmente come conseguenza di un effetto che sarebbe quello generato dalla Federal Reserve che potrebbe gia’ da domani annunciare possibili riduzioni del Quantitative Easing 3 o, come riteniamo piu’ plausibilmente, creare aspettative in questo senso per un lasso temporale riferito ai prossimi mesi. Le dinamiche che stanno interessando i prezzi delle attivita’ finanziarie afferiscono infatti ai riflessi che questo macrotema sta andando a creare e il movimento del tardo pomeriggio italiano di ieri ne e’ stata una dimostrazione lampante; si e’ infatti diffusa la voce circa il report di un giornalista del Financial Times considerato il Fedwatcher che argomentava (almeno dal titolo) circa dismissioni dal piano di allentamento monetario dell’istituto centrale americano causando proprio cio’ che il mercato desiderava e cioe’ rafforzamenti di dollaro americano e vendita di azionario. Il testo di questo report ha poi tradito quanto paventato nelle premesse e il giornalista stesso ha ammesso di aver commesso una forzatura di ragionamento sul tema, senza avere pero’ alcuna informazione da insider e puntualmente i prezzi hanno reagito rivendendo dollari e ricomprando le Borse. Al di la’ degli episodi, che pur fanno parte delle trame sottostanti i mercati finanziari, e’ da sottolineare come gli operatori finanziari stiano riversando con sempre maggiore nervosismo tutte le aspettative circa queste possibili manovre o non manovre da parte della Fed, rendendo di fatto di non facile interpretazione le diverse price action che cosi’ spesso acquisiscono carattere di emotivita’ molto piu’ che di tecnicalita’. Ci troviamo percio’ di fronte ad un eurodollaro che e’ andato a ritestare i massimi relativi in area 1,3380 e di un usd/jpy di nuovo vicino ai minimi di periodo in area 94,80,tanto per citare i protagonisti principali del mercato valutario, oltre che di Borse sulle resistenze statiche di breve e materie prime che restano comunque sostenute con il petrolio sui massimi da 5 mesi. Cio’ vuol dire che ci troviamo di fronte a quadri tecnici che permettono un’operativita’ in grado di offrire rapporti Rischio/Rendimento ottimali e che quindi consentono al trader di posizionarsi in contesti vantaggiosi laddove anche, se l’impostazione operativa dovesse rivelarsi sbagliata, si avrebbe la possibilita’ di poter repentinamente attuare Stop&Reverse tecnici per girarsi sullo scenario corretto. Non sposiamo percio’ un approccio previsionale che mira a ”scommettere” su cio’ che compiera’ o non compiera’ la Fed (sulla quale pur conserviamo l’idea per la quale la Banca Centrale Americana annuncera’ una exit strategy dal QE3 anche dove i target promessi sul fronte del lavoro non dovessero essere ancora raggiunti), limitandoci ad osservare esclusivamente le configurazioni tecniche sulle quali e’ possibile agire operativamente affermando una volta di piu’ l’opportunita’ di trovarsi nel mercato all’interno di un contesto volatile e potenzialmente remunerativo. Esempio lampante in questo senso e’ stato l’andamento delle commodities currencies mossesi in maniera graficamente molto chiara laddove hanno con precisione violato supporti statici e dinamici; in questo senso vale la pena fare breve cenno alle Minute della Reserve Bank of Australia che in sostanza ha dipinto un quadro non esaltante della situazione economica domestica nella quale l’outlook sull’inflazione potrebbe determinare nuovi tagli dei tassi, propedeutici proprio ad importanti rinnovati indebolimenti della divisa interessata su cui ha altresi’ pesato il mancato (e aspettato) annuncio su possibili manovre di alleggerimento quantitativo da parte della People Bank of China su pressioni delle banche che lamentano condizioni di scarsa liquidita’ con evidenti ripercussioni sul fronte del credito. Per ricapitolare, sebbene con importanza non strategica delle correlazioni, e’ opportuno interpretare piu’ che mai il dollaro americano come termometro del mercato (privilegiando, dal nostro punto di vista, view che lo vedono in rafforzamento) sfruttando gli attuali contesti tecnici ottimali per l’operativita’. EurUsd. La figura di restringimento dei prezzi a triangolo che osservavamo ieri e’ stata poi violata sui rumors sopra descritti e il prezzo e’ andato a ritestare i massimi in area 1,3385 per poi rimbalzare nuovamente e rientrare percio’ nella congestione che da qualche giorno lo descrive. Sul grafico a 4 ore resta strategico il posizionamento della media mobile esponenziale a 21 periodi, eccezionale come supporto dinamico, e che se dovesse cedere potrebbe portare a prime importanti vendite fino a 1,3290 con possibilita’ di assistere ad allunghi fino alla cruciale area di supporto posta a 1,3240. Stesso dicasi della media mobile a 100 periodi sul grafico orario tanto per cercare uno spunto piu’ nel breve. La tenuta di quest’ultima potrebbe far reagire il prezzo nuovamente in senso rialzista con ottica di rivisitazione dei massimi, per i quali aspettarsi nuovi possibili breakout per l’1,3430. UsdJpy. Il cambio e’ ancora contenuto all’interno di una figura a triangolo di stampo ribassista, descritta da massimi decrescenti e minimi lievemente crescenti. Cruciale ancora una volta e’ la media mobile esponenziale a 21 periodi che transita per l’ottimo livello statico (e dinamico) sulla soglia di 95; se dovesse essere superata potremmo assistere ad un buon pattern di inversione per target vicini a 95,60 e ambiziosi a 96,70. La tenuta della stessa presenterebbe buoni RR per degli short in ricerca del 93,85. EurJpy. Altrettanto strategica la media mobile a 21 periodi sul time frame a 4 ore anche su questo cross, dove si e’ pero’ avuta l’interruzione della sequenza di massimi decrescenti che potrebbe essere propedeutica a rialzi, sulla violazione di 126,90, per 127,70 e 129 in estensione. Al ribasso vale la pena di muoversi in break del supporto sul pivot point a 126,30 per obiettivi a 125. GbpUsd. Quadro tecnico ancora una volta molto simile a quello dell’eurodollaro, con la violazione della trendline bullish gia’ avvenuta cosi’ come il superamento della EMA a 21 periodi dell’ottimo time frame a 4 ore. Proprio qui si sta manifestando la divergenza ribassista con l’oscillatore stocastico che potrebbe porsi come target ideale l’1,5490. 1,5650 e’ il primo supporto degno di nota sul quale poter ricomprare sull’affievolirsi della spinta ribassista per ripuntare ai massimi relativi. AudUsd. Molto bella la violazione del canale rialzista sul cambio con superamento dei livelli statici a 0,9580 e 0,9510. Allunghi sono possibili fino a 0,9440 viste le medie di breve che sono ora ben direzionale al ribasso con la possibilita’ pero’ di formazione di divergenze rialziste anche nel breve per riprendere i punti appena citati. (Eventuali pareri, notizie, ricerche, analisi, prezzi, o altre informazioni contenute in questo documento sono fornite come commento generale del mercato e non costituiscono un consiglio personale. FXCM Italia non accetta responsabilita’ per qualsiasi perdita o danno, compresi, senza limitazione, qualsiasi perdita di profitto, che potrebbe derivare, direttamente o indirettamente dall’uso o affidamento su tali informazioni. Il contenuto di questo documento e’ soggetto a modifica in qualsiasi momento e senza preavviso ed e’ previsto per il solo scopo di aiutare i trader a prendere decisioni di investimento indipendenti. 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