Turismo: funzioni al Mibac. Per il personale -200 mln agli operatori

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(askanews) – Roma, 13 giu – Nuova ”puntata” del capitolotrasferimento delle funzioni del dipartimento del Turismo alMibac, il ministero delle Attivita’ e Beni Culturali,inserito in un emendamento al decreto legge cosiddetto”piombino” presentato dal senatore Bernabo’ Bocca. In unnuovo documento sottoscritto dal personale dell’ufficio perle politiche del turismo della presidenza del consiglio deiministri si sottolinea che ”il nodo della vicenda, non sonogli stipendi dei dipendenti perche’ quando ci sonotrasferimenti, e lo sappiamo per esperienza, lo stipendiosegue il personale. Si, perche’ noi dipendenti, in questiultimi anni abbiamo fatto turismo in tutti i sensi. Siamopassati dal Ministero del turismo e dello spettacolo allaPresidenza del Consiglio dei Ministri come Dipartimento delturismo. Nel 2000, altra legge! Cosi’ siamo passati alMinistero delle attivita’ produttive quale Direzionegenerale. Nel 2006, un decreto-legge ci ha riportato allaPresidenza del Consiglio dei Ministri come Dipartimento perlo sviluppo e la competitivita’ del turismo per essere poi,con un semplice decreto del Presidente del Consiglio deiministri del 2012, trasformati in Ufficio per le politichedel turismo all’interno del Dipartimento per gli affariregionali, il turismo e lo sport. Ora, con un emendamentogovernativo si e’ ritenuto urgente inserire il trasferimentodell’Ufficio al MIBAC”.

”Le conseguenze? Proprio a causa di queste ripetuteriorganizzazioni ci sono stati continui blocchi erallentamenti delle attivita’, con ovvie ripercussioni sullanostra capacita’ di incidere in maniera tempestiva edefficace e di programmare azioni sinergiche. Ora siamo allaparalisi in questo momento cosi’ difficile per le imprese delsettore e, quindi, per l’economia del Paese che probabilmentedurera’ per 3 o 6 mesi e poi bisognera’ ricominciare. Lasituazione di incertezza sulla sorte del turismo ha fatto siche, fino al 12 giugno, non e’ stata delegata nessunaAutorita’ amministrativa per la firma di tutti quegli atti arilevanza esterna che incidono sul mercato turistico, per nonparlare dei provvedimenti di pagamento nei confronti delleenti regionali e locali, dei consumatori, etc. Le cose cheerano in cantiere rimangono completamente paralizzate ed e’per questo che abbiamo affermato: ‘Niente progettiinnovativi, niente reti di impresa, niente fondo per lasicurezza dei turisti in montagna, blocco degli stipendi perl’ENIT- Agenzia nazionale del turismo, perdita dei fondiPOAT, blocco dei progetti di eccellenza con le Regioni edelle attivita’ di promozione, gia’ previste, Italia-USA eItalia-Russia, affossamento di programmi comunitari, etc…’.

Infatti, sono bloccati, e lo saranno per altri 6 mesi, oltre100 milioni di trasferimenti alle Regioni per i progetti dieccellenza, 8 milioni per le reti di impresa, 10 milioni peri progetti innovativi degli enti locali, oltre 5 milioni pergli ultimi 2 anni di contributi ad enti locali e associazioniper la promozione del turismo, oltre 5 milioni per i BuoniVacanze, oltre 3 milioni per circa 2000 pratiche di rimborsoai consumatori per il fondo di garanzia, 6 milioni per l’altaformazione professionale, 10 milioni per la programmazione difondi strutturali. Non si trasferiscono risorse dovuteall’ENIT – Agenzia nazionale del turismo per l’agevolazionerilascio visti turistici (1.600.000 euro) e per la promozioneanche dell’EXPO (circa 3 milioni) e rischiano di non arrivare42 milioni a favore degli operatori delle Regioniconvergenza. Per non parlare, poi, del rischio che venganotrasferite, con notevole ritardo, le risorse a favoredell’ENIT – Agenzia nazionale del turismo, del CAI e delCorpo nazionale del soccorso alpino. L’attuale emendamentocomportera’, inoltre, una ulteriore paralisi delle attivita’dovute a tutte le complesse procedure di trasferimento alMinistero per i beni e le attivita’ culturali delle risorseumane, strumentali e finanziarie, nonche’ l’impoverimentodelle risorse, prevedendone la spartizione a piu’Ministeri”. red/mar