Fisco: Confartigianato, per imprese al 44,6%. Piu’ 38 mld rispetto a Ue

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(askanews) – Roma, 11 giu – ”Ora bisogna agire, e senzaesitazioni, sui fronti del fisco, della burocrazia, delcredito, del lavoro”. Lo chiede il presidente diConfartigianato, Giorgio Merletti, che dal palcodell’assemblea annuale denuncia che ”le nostre aziende nonce la fanno piu’ a sopportare una pressione fiscale che nel2013 tocchera’ il 44,6% del Pil, vale a dire 2,4 punti inpiu’ sopra la media dell’Eurozona”. ”In pratica – prosegue Merletti -, paghiamo 38 miliardidi maggiori imposte rispetto ai partner europei, 639 euro inpiu’ per abitante. Tra il 2005 e il 2013 l’incremento delleentrate fiscali e’ stato di 132 miliardi: pari pari ai 132miliardi di incremento del PIL. Cosi’ non si esce dal tunneldella crisi!”.

”Aumento di pressione al quale ha contribuito,nell’ultimo anno, la tassazione locale con l’IMU. Al riguardofaccio solo una considerazione. Non e’ giusto che gliimmobili produttivi siano trattati alla stregua delle secondecase: i nostri laboratori vanno esentati dall’IMU perche’sono la nostra prima casa – aggiunge poi Merletti -.

Sulle imprese cade anche un incessante diluvio di leggi su”come’ pagare le tasse. Dall’inizio della scorsa legislaturaad oggi, il Parlamento ha approvato 491 norme a contenutofiscale, 100 all’anno, con l’immancabile corredo di decretiattuativi e circolari esplicative”. ”Abbiamo fatto proposte per rendere semplice un sistemaincomprensibile per le imprese e, ancor di piu’, per gliinvestitori internazionali – conclude Merletti -. Nonpossiamo piu’ permetterci il lusso di indossare la maglianera in Europa per la pressione fiscale e burocratica.

Vorremmo cominciare a scalare la classifica!”.

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