Crisi: Lupi, le spese per infrastrutture vanno liberate dai vincoli Ue

NOV 4, 1286 -

(askanews) – Bruxelles, 10 giu – Nell’ambito delle richieste didiversa contabilizzazione delle spese per la crescitadovrebbero essere comprese anche quelle per la realizzazionedelle opere infrastrutturali. Lo chiede il ministro per leInfrastrutture e i Trasporti, Maurizio Lupi, in occasionedella riunione del consiglio Trasporti in corso aLussemburgo. ”Oggi piu’ che mai va riconosciuto che per queipaesi che danno un contributo fattuale alle reti strategicheeuropee di trasporto, le risorse devono essere contabilizzatema fuori i parametri di Maastricht”, spiega ai cronisti inteleconferenza da Lussemburgo. Questo significa che le speseper le realizzazione delle infrastrutture siano consideratecome indebitamenti, ma tenuti al di fuori dei limiti del 3%nel rapporto deficit/Pil fissati dal patto di bilancio.

Una simile richieste e’ avanzata dall’Italia. ”Abbiamoiniziato a lavorare su questo tema, e gli altri ministri nonpossono che accogliere con simpatia questa proposta, dalpunto di vista economico e politico”. Si tratta, per ora, diuna proposta. ”Abbiamo iniziato a lavorarci”, spiega ancoraLupi, il cui intento e’ quello di portare il temaall’attenzione del prossimo consiglio Ecofin. Il ministro nonha dubbi che ”le spese per le reti Ten-t (reti di trasportotrans-europee) abbiano un contributo anti-recessivo”. Laquota parte dell’Italia per le reti Ten-t e’ stimata attornoai 33 miliardi di euro. Di questi, cinque saranno spesiquest’anno, nove nel 2014 e altri nove nel 2015. Si tratta dirisorse da impiegare per le cosiddette ‘reti principali’ (o’core network’), da completare entro il 2030. L’Italia e’impegnata in quattro corridoi: il Madrid-Kiev (che include lalinea ferroviaria veloce Torino-Lione), l’Helsinki-LaValletta (che comprende il valico del Brennero), ilBaltico-Adriatico (che comprende l’alta velocita’Venezia-Trieste) e il Rotterdam-Genova.

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