Turismo: Federalberghi, -5% occupati a maggio, chiederemo stato di crisi

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(askanews) – Roma, 8 giu – Tra gennaio e maggio 2012l’occupazione nel settore turistico e’ crollata del 4,7%rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Loafferma, a seguito del consueto monitoraggio mensile,Federalberghi che parla di ”danno incalcolabile” e lancial’allarme e chiede ”lo stato di crisi occupazionale” per ilcomparto.

”L’emergenza lavoro e’ il primo tema all’ordine delgiorno non solo del Governo Letta ma anche del settoreturismo” afferma in una nota Bernabo’ Bocca, presidente diFederalberghi alla lettura dei dati dell’Osservatorioturistico-alberghiero elaborati dal Centro studi dellaFederazione: l’inchiesta e’ stata svolta dal 1* al 5 giugno,intervistando con metodologia casuale internet 2.816 imprese,distribuite a campione sul territorio nazionale.

”Il crollo di quasi il 5% di lavoratori, tra occupati atempo indeterminato (-4,6%) ed a tempo determinato (-4,9%) -prosegue Bocca – rappresenta un danno incalcolabileinnanzitutto per quei lavoratori e le loro famiglie allequali viene meno oltre al lavoro una indispensabile fonte direddito, che si rovescia sull’economia nazionale con unconseguente calo dei consumi”.

”Quanto ai risultati delle presenze alberghiere (-0,8% neiprimi 5 mesi dell’anno) – aggiunge il presidente deglialbergatori italiani – continua la tendenza di un turismo adue velocita’, con gli italiani in costante frenata (-4,7%) egli stranieri in crescita (+3,1%), anche se spinti da tariffeal ribasso”.

Bocca sottolinea dunque come ”in queste settimane,peraltro, sono in corso gli incontri con le rappresentanzesindacali dei lavoratori per il rinnovo del Contrattonazionale di categoria e siamo tutti impegnati nella ricercadi una strategia comune volta a salvaguardare i dipendenti eda sviluppare la capacita’ competitiva delle imprese. Ma dasoli – allerta il presidente di Federalberghi – imprese esindacati, non ce la possono fare. Da qui la nostra richiestadella proclamazione di uno stato di crisi occupazionale peril settore, per ottenere da Governo e Parlamento queipuntelli senza i quali lo svuotamento dei reparti nelle varieimprese turistiche potrebbe divenire un pozzo senza fondo”,conclude Bocca.

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