Bankitalia: Puglia, mutui piu’ ‘difficili’ crescono sofferenze

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(askanews) – Roma, 7 giu – ”Il credito al settore privato haristagnato nel 2012 e si e’ arrestata la crescita del creditoall’economia. I prestiti alle imprese hanno ristagnatorisentendo della debolezza della domanda, soprattutto diquella legata agli investimenti. Dopo il forte irrigidimentonell’autunno del 2011, le condizioni di accesso al creditosono rimaste tese, ma le banche hanno mantenuto atteggiamentidifferenziati verso imprese caratterizzate da diversi profilidi rischiosita’. Anche per effetto della debole domanda diabitazioni le erogazioni di nuovi mutui si sono piu’ chedimezzate”. E’ quanto si legge nell’Aggiornamentoall’Economia della Puglia, pubblicato dalla Banca d’Italia epresentato oggi a Bari. ”Durante la crisi – si legge – laquota di famiglie indebitate per un mutuo o per credito alconsumo e’ cresciuta in Puglia piu’ rapidamente che nellealtre aree del paese, quelle che hanno fatto ricorso aentrambi i tipi di debito sono quasi raddoppiate. I tassid’interesse dopo essere aumentati fino al primo trimestresono diminuiti nei mesi successivi riportandosi su livellipoco superiori a quelli della fine del 2011”. La recessione” ha provocato un deterioramento della qualita’ del creditospecie nel settore manifatturiero e delle costruzioni, con unaumento dei prestiti in sofferenza e di quelli incagliati. Incorso d’anno si sono allentate le tensioni sulla raccoltadelle banche: e’ proseguita con vigore la crescita deidepositi bancari, si e’ invece attenuata, pur rimanendopositiva, quella delle obbligazioni”, si legge ancora.

Quanto al sistema sanitario ha recuperato l’equilibrio dibilancio Il bilancio della sanita’ e’ tornato sostanzialmentein equilibrio, con un livello della spesa inferiore allamedia nazionale. Gli obiettivi economici fissati dal piano dirientro dai disavanzi sanitari so-no stati in buona misuraconseguiti. I tavoli di monitoraggio in sede ministerialese-gnalano pero’ il permanere di gravi criticita’nell’erogazione dei servizi. Nel 2012 e’ ul-teriormentecresciuta la spesa finanziata dai fondi strutturali europei,che ha superato i target minimi previsti in sede diprogrammazione mantenendosi su un livello supe-riore a quellodelle altre regioni meridionali”.

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