Bce: stima Pil Eurozona 2013 cala a -0,6%. No ”mea culpa” su Grecia

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(askanews) – Roma, 6 giu – Come ampiamente scontato la Bce halasciato i tassi di interesse fermi allo 0,50%, il minimostorico. Nessuna sorpresa nemmeno dalle nuove previsionieconomiche formulate dallo staff della Bce che hannocertificato una accentuazione della recessione. Per quest’anno il Pil dell’Eurozona che dovrebbe accusareuna contrazione pari a -0,6%, rispetto a -0,5% delleprevisioni diffuse lo scorso marzo. Per il 2014, invece lacrescita economica potrebbe essere frazionalmente piu’ altadi quanto stimato in precedenza, passando da +1,0% a +1,1%.

L’inflazione appare comunque destinata a rimanere ampiamentesotto il livello del 2% sia quest’anno (+1,3%) e sia ilprossimo (+1,4%).

Il fuoco delle domande dei giornalisti nel corso dellaconferenza stampa del presidente dell’Eurotower, MarioDraghi, si e’ concentrato su tre temi caldi. Il primo l’accesso al credito per il settore privatodell’economia, in particolare per le piccole e medieimprese.

”Le misure da adottare sono tutte sugli scaffali pronteper essere utilizzate”, ha spiegato il numero uno della Bce,”abbiamo parlato di Ltro”, i prestiti a lungo terminedell’Eurotower al sistema bancario dell’Eurozona, ”di tassidi interesse negativi sui depositi”, sulla liquidita’ che lebanche commerciali parcheggiano a Francoforte. ”E anche diAbs”, cartolarizzazione dei crediti delle piccole e medieimprese, ”che appare piu’ complicato, il mercato non e’liquido e non e’ facile prezzare e valutare il sottostante diquesti strumenti. Qui la prospettiva di piu’ lungotermine”, ha precisato Draghi.

Il secondo tema caldo, la due giorni (11-12 giugno) dellaCorte Costituzionale tedesca chiamata ad esprimersi sullaleggittimita’ costituzionale di alcuni decisioni prese insede europea per arginare la crisi dell’Euro: dal fondoeuropeo salva stati all’Omt, il programma di acquisto dititoli di stato dei paesi in difficolta’ da parte della Bce.

”La Corte decidera’ in piena indipendenza”, ha spiegatoil presidente dell’Eurotower non mancando di sottolinearecome l’Omt si sia rivelato un efficiente ”backstop”contribuendo a ridurre gli spread, la frammentazione delmercato finanziario nonche’ il flusso di trasferimenti,nell’ambito del Target 2, dei fondi dai paesi ”core” aquelli ‘periferici” dell’Eurozona.

Il terzo punto l’autocritica del Fondo MonetarioInternazionale sul programma di risanamento della Greciaelaborato insieme a Bce e Ue, dove ci sono ”stati anchenotevoli insuccessi” con un ”sistema bancario che ha persoil 30% dei suoi depositi” e con una ”economia che hasperimentato una recessione peggiore delle attese con unaltissimo livello di disoccupazione”. Critiche subito respinte da Bruxelles, ”siamoprofondamente in disaccordo” con la posizione dell’Fmi, haaffermato Simon O’Connor, il portavoce del Commissario agliAffari economici e Monetari Olli Rehn. ”Realisticamente no”ha risposto Draghi a chi gli chiedeva se la Bce avesseanch’essa da recitare un ”mea culpa”.

Il numero uno dell’Eurotower ha spiegato come ”spessoquesti mea culpa siano legati a previsioni storichesbagliate” in cui ”si tende a giudicare cose accadute nelpassato con gli occhi di oggi”.

Poi Draghi ha sottolineato come ”i progressi fatti dallaGrecia sarebbere stati impensabili” solo qualche anno fa.

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