Editoria: Anselmi, crisi drammatica, politica latitante (1 update)

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(askanews) – Roma, 5 giu – Crisi generale ”particolarmenteviolenta” con conseguenze sulle imprese editrici ”senzaesagerazioni drammatico”. E’ il grido di dolore lanciato dalpresidente della Fieg, Giulio Anselmi, in occasione dellapresentazione dello studio sulla stampa in Italia 2010-2012.

”Da questa crisi epocale – ha sottolineato Anselmi – sipuo’ uscire solo con una comune strategia che si rivolga inprimo luogo al governo e alla politica perche’ finalmentecomprendano che l’informazione e’ un’industria strategica peril paese”. Da qui l’attacco di Anselmi: ”La politica – hadetto – ha praticato una troppo lunga latitanza (anche se cisono stati segni di attenzione e altri sembranomanifestarsi). L’establishment politico ed economico, lastessa opinione pubblica non hanno sufficiente consapevolezzadella realta”’.

In sostanza, secondo il presidente della Fieg, ”occorreuna piu’ creativa idea degli aiuti necessari”, bisognaspostare le risorse ”dai soggetti ai progetti, daicontributi agli incentivi”. Occorre ”un salto culturale,sociale, produttivo” attraverso il credito d’imposta per gliinvestimenti in innovazione; misure che favoriscano ilricambio generazionale (rifinanziamento della legge 416 enuove assunzioni di giovani); modernizzazione della venditadei giornali; regole chiare che garantiscano la tutela e laremunerazione dei contenuti editoriali in rete.

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