Editoria: Anselmi, 2012 quinto anno consecutivo in rosso (1 update)

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(askanews) – Roma, 5 giu – Prosegue il periodo nero perl’editoria italiana. Il 2012 infatti e’ il quinto annoconsecutivo che si chiude con dati negativi per il settore.

”I quotidiani hanno registrato una flessione delle copievendute del 6,6%, i settimanali del 6,4% e i mensilidell’8,9%. Negli ultimi cinque anni i quotidiani hanno persooltre il 22% delle copie, piu’ di un milione di persone hasmesso di comprare ogni mattina il proprio giornale”. Lo hadetto il presidente della Fieg, Giulio Anselmi, nel corsodella presentazione della consueta indagine della federazionesulla stampa in Italia. Preoccupanti, soprattutto, i dati della pubblicita’. Nel2012 per il mercato pubblicitario e’ stato il peggior annodegli ultimi 20 anni. Il totale degli investimentipubblicitari e’ stato pari a 7,442 miliardi di euro, il 14,3%in meno rispetto all’anno precedente. Soffre soprattutto lastampa: per i quotidiani -17,6%, per i periodici -18,4%.

Calano anche gli investimenti sulla tv, ma in maniera menopesante con una accentuazione dello storico squilibrio delmercato. Nel primo trimestre 2013 si aggrava la crisi delmercato pubblicitario in generale (-18,9%) e degliinvestimenti sulla stampa in particolare (periodici -22,3%,quotidiani -26,1%). I risultati dei bilanci delle imprese editrici diquotidiani, che gia’ nel corso del 2011 erano staticaratterizzati da un andamento negativo, hanno subito nel2012 un ulteriore peggioramento. Il calo dei ricavi e’ del 9%per i quotidiani e del 9,5% per i periodici e si registra ildimezzamento dell’utile di esercizio dei quotidiani, da 92,8a 42,3 milioni di euro. E’ dal 2001 – con l’unica eccezione del 2006 – che ilnumero delle copie vendute di quotidiani e’ in costanteflessione. La flessione si e’ accentuata a partire dal 2008,parallelamente all’insorgere della crisi. Nel 2012 il calodelle vendite e’ stato del 6,6% (da 4,272 a 3,990 milioni dicopie). In cinque anni, dal 2007, i quotidiani hanno persooltre 1,150 milioni di copie (-22%). Nel 2012 i settimanalihanno perso il 6,4% delle copie (da 10,928 a 10,225 milioni),i mensili l’8,9% (da 10,448 a 9,515 milioni). Nel 2012diminuiscono per la prima volta i lettori. L’ultimarilevazione Audipress indica in 21,005 milioni le persone cheogni giorno leggono un quotidiano, con un calo rispetto al2012 del 14,8%. L’occupazione giornalistica e quella poligrafica sono inforte flessione. I giornalisti nel 2011 e nel 2012 sonodiminuiti nel complesso, rispettivamente, dell’1,4% e del4,2%%. Nel 2012 nei quotidiani sono diminuiti del 4,6% (da6.393 a 6.101 unita’), nei periodici dell’1,4% (da 2.912 a2.872 unita’), nelle agenzie di stampa del 9,6% (da 1.034 a935 unita’). Nel 2011 e nel 2012, i poligrafici sonodiminuiti, rispettivamente, del 5,6% e del 6,7%. Nel 2013l’ulteriore contrazione del 2,2% ha portato il numero deipoligrafici occupati per la prima volta al di sotto dellasoglia delle 5mila unita’. Internet e’ l’unico mezzo su cui cresce la pubblicita’ nel2012 (+5,3%, da 631 a 664 milioni di euro). I ricavi daeditoria online sono in costante crescita e nei gruppi dimaggiori dimensioni la loro incidenza sul fatturatocomplessivo ha superato la soglia del 5,5%. Le primerilevazioni della diffusione delle copie digitali diquotidiani e periodici mostrano una vendita di copie digitaligia’ significativa, di oltre 185mila copie al giorno. rf