Crisi: Squinzi, con il motore rotto rischiamo di mancare la ripresa

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(askanews) – Roma, 5 giu – Alle imprese, strozzate dal CreditCrunch, serve ”liquidita’, anche perche’ quelle che chiudononon riaprono piu’, sul pagamento dei debiti della P.a. siamosolo all’inizio, bisogna poi rafforzare il fondo di garanziaper l’accesso al credito, favorire la raccolta di capitali”:cosi’ Giorgio Squinzi, presidente della Confindustria, nelsuo intervento in occasione della presentazione del Rapporto”L’alto prezzo delle crisi per l’Italia. Crescono i paesiche costruiscono le condizioni per lo sviluppomanifatturiero”.

Piu’ in generale, ha ricordato il numero uno di Vialedell’Astronomia elencando una serie di problematiche, tra lequali il costo lavoro e l’eccessivo cuneo fiscale, il calodella domanda, alla mancanza di politiche per leinfrastrutture, ”quando partira’ la ripresa, l’Italiarischia di non esserci perche’ ha il motore rotto”.

Ma ci sono anche delle luci, ”ce la possiamo fare”, haspiegato Squinzi, ricordando alcuni punti di eccellenza, ”intermini di valore aggiunto esportato siamo al quinto postodel mondo”.

Squinzi ha ricordato come, per tornare a crescere inmaniera robusta, occorra ”rimboccarsi le maniche” e serva”un nuovo metodo di lavoro” che non insegua ”provvedimentidi corto respiro”, piuttosto ‘serve una visione di lungoperiodo, provvedimenti concreti per realizzare obiettivicondivisi”. men/