Auto: Federauto, calo immatricolazioni maggio disastro come terremoto

GEN 6, 1284 -

(askanews) – Roma, 3 giu – Il mercato auto di maggio – i cui datisono stati diffusi oggi dal Ministero dei Trasporti – con lesue 136.129 targhe, fa registrare un -7,98% rispetto a maggiodel 2012. ”Alcuni per maggio avevano pronosticato unrecupero, ma cosi’ purtroppo non e’. E i primi cinque mesidel 2013 segnano un -11,3% rispetto al pari periodo delloscorso anno. E peggiorare i dati del 2012 sarebbe unatragedia per la filiera italiana dell’automotive che habisogno di provvedimenti immediati del Governo, sulla tracciadi quelli appena varati per l’edilizia. Il nostro settore e’come fosse stato colpito da un forte terremoto”. Questo ilpensiero di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto,l’associazione che rappresenta i concessionari di auto,veicoli commerciali, camion e autobus di tutti i brandcommercializzati in Italia. ”Rammento a tutti che lo scorso anno e’ stato un disastroe quest’anno, proiettando la tendenza dei primi cinque mesi,potrebbe segnare un mercato a 1.200.000 pezzi: rivolgiamopercio’ un appello immediato al Governo Letta per studiareinsieme a noi e ai Costruttori dei provvedimenti che possanoampliare il mercato. Piu’ auto vendute – ha proseguito ilpresidente di Federauto – significano piu’ fatturati, uncircolante meno inquinante e piu’ sicuro, piu’ produzioneanche nella componentistica, minor ricorso agliammortizzatori sociali e piu’ posti di lavoro. Ma il primobeneficiato sarebbe lo Stato che, se riuscissimo a riportareil mercato a 2.000.000 di pezzi – la media degli ultimi 5anni – introiterebbe 3,3 miliardi di euro aggiuntivi dallasola Iva, cui si aggiungerebbero diversi milioni di euro daaltre tasse quali bollo, IPT”.

Conclude Maurizio Spera, presidente dei concessionariVolkswagen-Audi: ”Oltre a provvedimenti per i marchigeneralisti, che si devono tradurre anche in un abbattimentodella pressione fiscale su chi acquista e utilizza unautoveicolo, servono misure per rilanciare i marchi premium.

Penso alla revisione della fiscalita’ delle auto aziendali, oal credito di imposta per le auto acquistate dalle partiteIVA e all’abolizione del superbollo per le autoprestazionali”. ”Federauto – concude – nei giorni scorsi ha chiesto unincontro urgente al Governo Letta per discutere sulla gravecrisi che attanaglia la filiera dell’automotive italiana. Unacolonna portante della nostra economia poiche’ rappresental’11,4% del PIL, 16,6% delle entrate fiscali nazionali,1.200.000 occupati fra diretto ed indotto allargato”. red/glr