Corte Conti: settore giochi ormai saturo. Nel 2012 entrate -7,1%

GIU 6, 1282 -

(askanews) – Roma, 28 mag – Nel 2012, le entrate derivanti daigiochi hanno fatto registrare una flessione del 7,1 per centorispetto all’anno precedente, essendo passate da 8,6 miliardidi euro a 8,0 miliardi. Lo ha detto il presidente della Cortedei Conti, Luigi Giampaolino, evidenziando anche l’esigenzadi affrontare la questione del gioco patologico ”Ilfenomeno, che trova corrispondenza in una ‘raccolta netta’(la spesa dei giocatori al netto delle vincite) diminuita asua volta del 4,1 per cento (da 18,1 miliardi a 17,4miliardi), si confronta, invece, con una crescitaesponenziale della ‘raccolta lorda’ (il volume d’affari delsettore), ormai prossima ai 100 miliardi, a seguito di unbalzo dell’85 per cento nell’ultimo triennio”.

Per Giampaolino – ricorda Agimeg – ”tali andamenticonfermano, da un lato, la relativa saturazione del settore efanno ritenere che i risultati conseguiti in passatodifficilmente potranno essere superati nel prossimo futuro.

Dall’altro, sono il riflesso di un progressivo mutamentonelle scelte dei consumatori,piu’ orientati verso tipologiedi gioco che assicurano un’elevata percentuale diredistribuzione ai giocatori della raccolta lorda (c.d.

payout) e implicano un breve lasso di tempo tra la giocata eil corrispondente evento/partita: si tratta, nella specie,dei c.d. apparecchi da intrattenimento (new slot e videolottery), verso i quali si concentra ormai il 54,3 per centodella spesa complessiva dei giocatori (nel 2011 era stato il51 per cento) e il 51,7 per cento delle entrate erariali (nel2011 era stato il 45,3 per cento)”.

La rilevanza dei fenomeni di ‘sostituzione’ checaratterizzano il mercato dei giochi, nei quali lo sviluppodi un settore si accompagna alla contrazione di altri,”emerge – secondo il presidente della magistratura contabile- in tutta la sua dimensione confrontando l’andamento deigiochi tradizionali con quelli di recente introduzione. Iprimi mostrano una progressiva perdita di interesse, segnandoinusuali perdite di quote di mercato nel caso del lotto(passato dal 16 per cento al 12 per cento della spesa totale)e del superenalotto (sceso dall’8 per cento al 6 per cento).

Per contro, la spesa dei giocatori si e’ indirizzata inmisura massiccia sulle video lottery (VLT), che nel 2012hanno registrato l’aumento record del 79,5 per cento.

Nell’economia dei risultati conseguiti dal comparto, vaperaltro tenuto conto – accanto alle entrate assicurate -anche delle ‘perdite’ economiche e sociali che la diffusionedelle nuove tipologie di gioco possono determinare”.

Ci si riferisce, in particolare – aggiunge Giampaolino -,”alle frequenti situazioni di dipendenza dal gioco, di cuisono ricche le cronache, la cui gravita’ non apparecertamente meno rilevante delle tradizionali dipendenze daalcol e droga. I casi di ludopatia si fanno sempre piu’ricorrenti e colpiscono particolarmente le fasce deboli dellapopolazione, quali giovani, disoccupati, pensionati ecasalinghe. Anche se l’opinione pubblica tende a prendernecoscienza soltanto quando la patologia sfocia in eventiclamorosi e drammatici, il fenomeno non puo’ esseresottovalutato; anche in considerazione della maggioreinsidiosita’ che puo’ presentare, per i soggettipsicologicamente piu’ deboli, un’attivita’ non scoraggiatama, al contrario, sollecitata dallo Stato stesso”.

Per Giampaolino ”non meno preoccupanti, infine, risultanoi fenomeni di infiltrazione nel settore da parte delleorganizzazioni criminali. Una deriva, questa, che non sembralimitata soltanto al gioco illegale, il cui contrasto nonpuo’ avere naturalmente esitazioni, ma che in ripetuti casisi e’ estesa – analogamente a quanto e’ avvenuto anche inaltri settori economici, quali quelli della compravendita dioro usato – anche al perimetro delle attivita’ legali, con ilprecipuo fine di pervenire al riciclaggio dei proventiderivanti da attivita’ criminali”.

red/glr