Editoria: Antitrust, affrontare tema tutela contenuti su Internet

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(askanews) – Roma, 24 mag – Occorre mettere all’ordine del giornoil tema della tutela dei contenuti editoriali su Internet,”con soluzioni che tutelino contemporaneamente il dirittodel pubblico alla diffusione della conoscenza e nonsoffochino le potenzialita’ della Rete”. Lo chiede, in unasegnalazione inviata a Governo e Parlamento a firma delpresidente Giovanni Pitruzzella, l’Autorita’ Garante dellaConcorrenza e del Mercato che sottolinea il ruolofondamentale della Rete per la crescita dell’economia e dellacompetitivita’. Secondo l’Antitrust nel settore dell’editoria ”e’ pero’necessario evitare che l’ampliamento degli ambiti attraversoi quali possono essere reperite e lette le notizie diventi undisincentivo alla produzione ed elaborazione di contenutiinformativi a livello socialmente desiderabile”. Per questo ”e’ necessario mettere all’ordine del giorno,in tempi adeguati rispetto alle esigenze di trasformazionedel settore, una disciplina che contempli strumenti idonei aincoraggiare su internet forme di cooperazione virtuosa tra iproduttori di contenuti editoriali e i fornitori di serviziinnovativi che riproducono ed elaborano i contenuti protettidai diritti di proprieta’ intellettuale. Tale disciplinadovra’ essere finalizzata allo sviluppo efficientedell’attivita’ di produzione di contenuti informativi inrete. Tenuto conto della dimensione sopranazionale delfenomeno internet, e’ inoltre necessaria che le istituzioniitaliani adottino concrete iniziative a tutela dei contenutieditoriali online presso le opportune sedi internazionali”.

Nella segnalazione l’Antitrust ripercorre gli interventieffettuati recentemente in altri Paesi, a partire dallaFrancia dove grazie a un accordo con Google, che mettera’ adisposizione 60 milioni di euro, gli editori potrannosostenere la transizione digitale della stampa e i relativiinvestimenti e innovazioni. ”La soluzione alternativa – prosegue l’Antitrust -consiste nell’intervento sulla disciplina della proprieta’intellettuale, finalizzato a introdurre una forma diremunerazione per gli editori per le attivita’ che vanno adalimentare i servizi di diffusione delle informazioni sullarete. Si sta muovendo in questa direzione la Germania e unanalogo progetto di legge, prima della conclusionedell’accordo Google-editori, era stato presentato dal governofrancese”. L’Antitrust ”ritiene preferibile questo secondo modelloperche’ consente ai soggetti impegnati nella produzione ediffusione di contenuti informativi di beneficiare delladiffusione di tali prodotti sulla rete con un evidentevantaggio sotto il profilo dell’efficienza allocativa dellerisorse del settore. Occorre tuttavia adottare alcune cauteleper tutelare contemporaneamente la diffusione dellaconoscenza: attraverso un eccessivo irrigidimento dei sistemidi protezione autoriali, i costi legati alla remunerazionedegli editori potrebbero riverberarsi sugli utilizzatorifinali, con effetti negativi per l’accesso all’informazioneed il pluralismo”.

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