Industria: Intesa SP-Prometeia, perdita fatturato 56 mld nel 2012-2013

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(askanews) – Roma, 23 mag – L’industria italiana stasperimentando una prolungata fase di contrazione delfatturato, che per il biennio 2012-13 risultera’ superioreall’8%, pari a 56,5 miliardi di euro a prezzi costanti.

Risultera’ pertanto vanificato il breve recupero del biennioprecedente e sara’ raggiunto un nuovo punto di minimodell’attivita’ produttiva, inferiore anche a quello di fine2009. E’ quanto emerge da uno studio realizzato da IntesaSanpaolo e Prometeia che indica tuttavia una ripresa delcomparto manifatturiero a partire dal prossimo anno.

La caduta della domanda interna, sia per consumi che perinvestimenti, potra’ essere solo parzialmente bilanciatadalle vendite all’estero, previste in miglioramento nel 2013nonostante la penalizzazione della crisi dei paesi dell’areaeuro. A differenza della crisi del 2008-09, le difficolta’del biennio 2012-13 saranno diffuse a tutti i settorimanifatturieri, compresi quelli solitamente caratterizzati daprofili poco ciclici, come alimentare e bevande, largoconsumo e farmaceutica. Risultati migliori rispetto allacrisi precedente, anche se sempre negativi, caratterizzerannoinvece gli intermedi chimici, la meccanica e la metallurgia,tutti comparti con una propensione all’export prossima osuperiore al 60%, a riprova del carattere prevalentemente”interno” dell’attuale fase recessiva. I buoni risultati all’estero nella fascia alta della gammaproduttiva non saranno sufficienti a riportare in positivo ilfatturato delle imprese del sistema moda. Maggiormentepenalizzati, con un aggravio delle gia’ problematichecondizioni di eccesso di capacita’ produttiva, saranno isettori legati ai beni durevoli (mobili, autoveicoli e moto,elettrodomestici) e i prodotti e materiali per lecostruzioni.

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