Fisco: Squinzi, sia supporto di chi crea ricchezza e non punitivo

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(askanews) – Roma, 23 mag – ”Chiediamo un fisco a supporto di chi crea ricchezza e la distribuisce, trasparente e rispettoso dei diritti dei cittadini e delle imprese: questo ce lo aspettiamo e il paese lo merita”. Cosi’ Giorgio Squinzi, presidente degli industriali nel corso dell’Assembllea annuale, traccia le linee guida di un intervento fiscale e spiega al governo che gli industriali incaragggiano i ministri a ”riprendere la delega fiscale, la cui approvazione e’ stata interrotta alla fine della passata lesiglatura, mettendo a frutto – dice ancora – il buon lavoro svolto fino a quel momento”. Ma non basta. Squinzi sottolinea che ”i mali fiscali restano intatti”. Non dico niente di nuovo – afferma ancora – ”abbiamo un fisco punitivo e di intensita’ unica al mondo”. Un fisco che fa ”esattamente il contrario di quello che dovrebbe fare”. Ma questo non e’ nemmeno il problema piu’ grave – rileva il presidente di Confindustria – perche’ il fisco italiano e’ anche opaco, complicato, e incerto nella norma”. E’ insomma, dice Squinzi, ”quanto di peggio si possa immagine per un investitore. Il fisco italiano – per Squinzi – sembra dire agli imprenditori che crescere non conviene, perche’ al crescere delle dimensioni aumentano gli oneri amminsitrativi fiscali e previdenziali”. E in ultimo, ”per anni – conclude – abbiamo sentito le promesse: il carico fiscale sarebbe stato alleviato, le regole semplificate, il rapporto fisco-imprese reso piu’ trasparente e certo. Nulla di tutto cio’ – denuncia Squinzi – e’ accaduto”. ram/cam/rob