Crisi: Prometeia, nel 2013 punto minimo per industria manufatturiera

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(askanews) – Milano, 23 mag – Il 2013 e’ l’anno che segnera’ ilpunto minimo dell’attivita’ produttiva dell’industriaitaliana.

Il ‘Rapporto-Analisi dei Settori Industriali’ elaborato daPrometeia in collaborazione con Intesa Sanpaolo prevede perfine 2013 una contrazione del fatturato complessivo delsistema industriale italiano complessivamente pari all’8%.

Tradotto in cifre, significa che il giro d’affaridell’industria nazionale si sara’ ridotto a fine anno di 56,5miliardi di euro, vanificando il recupero del biennioprecedente e facendo segnare un dato inferiore a quello difine 2009. Molto dipende dal crollo della domanda interna siain termini di consumi che di investimento, una contrazionesolo parzialmente controbilanciata dal recupero dell’exportdestinato a migliorare nel corso dell’anno.

Le difficolta’ travolgono tutti i settori delmanufatturiero nazionale, compresi i comparti normalmentecaratterizzati da un trend poco ciclico, come alimentare ebevande, largo consumo e farmaceutica. In miglioramentochimica, meccanica e matallurgia, comparti che comunquerestano in segno negativo. I piu’ penalizzati sono invece isettori legati ai beni durevoli: auto, moto, mobili,elettrodomestici, prodotti e materiali per le costruzioni. Inun contesto complessivamente negativo, va meglio per leimprese di medie dimensioni, quelle cioe’ con maggioricapacita’ di investimento e maggiori produttivita’ delcapitale investito. Soltanto in settori tradizionali del Madein Italy, come alimentare e sistema moda, impreserelativamente piccole riescono a ottenere buoni risultati conprodotti di nicchia o di alta gamma. fcz/sam/ss