Lavoro: giovani e pensioni, governo e parti cercano l’intesa e la svolta

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(askanews) – Roma, 21 mag – Emergenza lavoro e riassetto delsistema previdenziale: questi i due temi al centrodell’incontro di domani a Via Veneto tra il ministro delWelfare, Enrico Giovannini, e le parti sociali. Sul fronte lavoro l’obiettivo e’ abbassare il tasso didisoccupazione giovanile almeno al 30% dal momento che oggie’ addirittura al 38% per gli under 24. Il presidente delconsiglio, Enrico Letta, intervenendo al Senato, e’ statochiaro. ”La Ue – ha detto – deve far seguire alle parole ifatti, investendo nelle politiche per la crescita e il lavorola stessa energia messa per il rigore. L’Europa cosi’ nonbasta, ne serve di piu’ e l’Italia non puo’ permettersi divanificare i sacrifici fatti finora: non puo’ tornare adessere oggetto di scherno e alzate di spalle”. Priorita’assoluta e’ l’occupazione giovanile. ”A giugno il Consiglioeuropeo deve adottare misure concrete”. E l’evasionefiscale, che ”e’ una piaga cronica, va combattuta senzaincertezze”, ha ammonito il premier. Sul versante pensioni, il governo punta ad un sistema piu’flessibile: in caso di quiescenza anticipata si avrebbe untrattamento ridotto. Questo, ha spiegato il sottosegretarioall’Economia Pierpaolo Baretta, ”risolverebbe molti problemicome quello degli esodati. La formula su cui si sta lavorandomantiene a 66 anni l’asticella per l’eta’ di vecchiaia e sesi resta a lavoro da 66 a 70 anni si ha un incremento; da 62a 66 anni si puo’ uscire quando si ritiene perche’ si ha unariduzione dell’assegno”.

Sempre in tema di lavoro, dopo il miliardo assegnato alrifinanziamento della Cig in deroga, il governo pensa asoluzioni contro il precariato: probabilmente si tornera’ alpassato per quanto riguarda i contratti atipici e quelli atermine e su questa materia sembra esserci l’accordo con ilsindacato. Quanto alla decontribuzione di salari e stipendi,l’esecutivo intende studiare gli effetti della riduzione delcosto del lavoro mentre punta diritto a potenziare la retedegli sportelli per chi cerca un impiego.

Decisi i sindacati ad imprimere una svolta, a cambiaremarcia soprattutto sul lavoro. ”Bisogna ricominciare aparlare dell’obiettivo della piena occupazione perche’ senzaquesto non c’e’ nessun modello di sviluppo sostenibile”, haaffermato il numero uno della Cgil, Susanna Camusso. Sullastessa lunghezza d’onda il segretario generale della Cisl,Raffaele Bonanni: ”Il Governo deve affondare le mani nellevicende dell’economia che non vanno. Ci aspettiamo un segnodi coraggio in tal senso. Se arrivera’, lo sosterremo”.

red/rf