Gioco: Felici (Agimeg), eliminando le sale spazio libero a illegalita’

15 8, 1279 -

(askanews) – Roma, 20 mag – ”Giustissimo prestare la massimaattenzione a chi e’ affetto da ludopatia. Ma il problema nonsi risolve di certo sradicando slot od incendiano cataste digratta e vinci. Per ogni slot legale buttata a mare nenascerebbe una illegale, facendo ritornare il gioco allapreistoria, dove la regola era nessuna regola”. Il direttoredi Agimeg, Fabio Felici risponde cosi’ alle critiche rivolteverso il settore del gioco e, in un editoriale pubblicato sulsito dell’Agenzia sul mercato del gioco, spiega cheeliminando le sale da gioco ”la ludopatia non scomparirebbe,anzi questo provocherebbe una sorta di aviaria da slot conalto rischio di contaminazione visto l’assenza di trasparenzae di controllo come avviene oggi”.

Riferendosi al servizio delle Iene contro le sale gioco ealle recenti critiche al settore da parte dello scrittore,Roberto Saviano, Felici spiega che ”il problema stanell’educazione dell’individuo, nella sua percezione deivalori. Queste persone, se non ci fosse l’offerta di gioco,probabilmente sarebbero affetti da altre ‘patie’. Il problemanon e’ il gioco, ma di come lo si affronta e quindi lasoluzione ve cercata nel rovescio della medaglia”. Tra l’altro – aggiunge il direttore di Agimeg – ”chioffre gioco, come i ricevitori od i gestori delle sale, sonola prima linea per la vaccinazione della nuova malattia dagioco come dimostrato dai recenti fatti di cronaca. DaMentana a Saviano, passando per i sindaci di Milano e Napoli,sono tanti i personaggio che si sono lanciati nella crociatacontro il gioco. Ma qui non c’e’ nessuna Terra Santa dariconquistare, c’e’ solo da fare informazione corretta, dacapire cosa era, cos’e’ e come potrebbe essere il settore delgioco”. Felici ritorna poi sull’importanza del gioco legale.

”Senza lo Stato – spiega – oggi il gioco porterebbe a Mafia,Camorra e affini risorse senza fine, come accadeva pochi annifa. Lo Stato e’ l’unica arma che abbiamo per combattere labattaglia contro la criminalita’, e’ il nostro castello dalquale rovesciare olio bollente su malviventi che voglionoderubarci. Se crolla il castello e’ la fine”. red/glr