P.A.: Cgia, ridotti di 10 giorni tempi pagamento a imprese… (1 Update)

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(askanews) – Roma, 18 mag – Pur continuando ad essere il peggiorpagatore d’Europa, in questi primi mesi del 2013 l’Italia ele sue autonomie locali hanno ridotto di 10 giorni i tempi dipagamento nei confronti dei propri fornitori. Se l’annoscorso le fatture venivano saldate mediamente dopo 180giorni, quest’anno, stando all’elaborazione della Cgia diMestre su dati presentati nei giorni scorsi da IntrumJustitia, i fornitori devono attendere 10 giorni in meno,cioe’ 170. Solo la Grecia, che nella graduatoria generale e’al penultimo posto, ha fatto meglio di noi: per l’anno incorso ha accorciato i tempi di pagamento di 15 giorni. ”Vuoi per gli effetti della nuova legge nazionale entratain vigore dal primo gennaio di quest’anno, che ha recepito laDirettiva europea contro i ritardi dei pagamenti, vuoiperche’ nel Paese si e’ diffusa una certa sensibilita’ neiconfronti di questo problema – dichiara il segretariodell’associazione Giuseppe Bortolussi – sta di fatto che la Paitaliana paga i propri fornitori con maggiore celerita’.

Questa e’ un’inversione di tendenza importante, ma non ancorasufficiente, visto che rimaniamo fanalino di coda a livelloeuropeo. Se in questo ambito le Pubbliche amministrazioni diGrecia e di Cipro continuano ad essere piu’ efficienti dellanostra, vuol dire che il lavoro da fare e’ ancora molto”.

Nonostante il buon risultato ottenuto quest’anno,sottolinea ancora la Cgia, rimane il fatto che rispetto allamedia Europea scontiamo un gap ancora abissale. Se, dunque,la Pa italiana salda le fatture mediamente dopo 170 giorni,la media europea e’ di soli 61 giorni (- 5 rispetto al2012).

Si pensi che la Pa francese onora i suoi impegni a 60giorni, quella inglese a 41 giorni e quella tedesca a 36. Lariduzione dei tempi di pagamento della Pa italiana trovaconferma – prosegue la Cgia – anche nella sanita’ chestoricamente e’ uno dei settori dove i ritardi, soprattuttoal Sud, sono spaventosi. Ancora adesso il pagamento medio alivello nazionale avviene dopo 284 giorni. Nel 2013, sempresecondo un’elaborazione della stessa associazione, questavolta su dati Assobiomedica, i tempi di pagamento dellestrutture sanitarie pubbliche, con riferimento alle fornituredi dispositivi medici, si sono accorciati a livello nazionaledi 14 giorni , con punte di – 83 in Campania, di -41 inSardegna, di -40 in Calabria e di -32 in Puglia.

Nelle transazioni commerciali tra imprese private, invece,la situazione rimane immutata. Anche in questi primi mesi del2013 i committenti pagano i propri subfornitori a 96 giorni,mentre in Francia i giorni di calendario necessari per esseresaldati sono scesi a 55, nel Regno Unito a 41 e in Germania a34. La media europea e’ di 49 giorni (- 3 rispetto al 2012).

”Nelle transazioni commerciali tra imprese private -conclude Bortolussi – la nuova legge nazionale ha concessouna maggiore elasticita’ rispetto ai rapporti cheintercorrono tra un’azienda privata e la Pa. Dal primogennaio 2013 le scadenze di pagamento oltre i 60 giornidevono essere fissate espressamente e provate per iscrittopurche’ non siano gravemente inique per il creditore, pena laloro nullita’. Il maggiore potere negoziale del committente ela paura di perdere le commesse hanno indotto molti fornitoriad accettare le condizioni imposte dai loro partnercommerciali, che prediligono pagare ancora adesso e con tempimedi non inferiori a 96 giorni”.

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