Anas: Corte Conti, rischio ulteriori oneri per no a ponte di Messina

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(askanews) – Roma, 17 mag – La gestione dell’ANAS per l’esercizio2011 si e’ chiusa, pur nella negativa congiuntura economicainternazionale, con un utile di esercizio di 8,2 milioni dieuro, a conferma – rileva la Corte dei Conti – di un trendpositivo conseguito grazie alla politica di efficientamento,messa in atto dalla Societa’ a partire dal 2006, che haconsentito di ridurre progressivamente il pesante disavanzoereditato dalla gestione 2005 (496 milioni di euro) e diconseguire, per la prima volta nel 2008, l’utile diesercizio. Il bilancio consolidato del Gruppo ANAS si e’chiuso con un utile di gruppo pari a 25,6 milioni di euro(28,4 per il 2010). Con la nuova articolazione delle competenze in materiaautostradale, cosi’ come risultanti dalle ultime modifichenormative, l’ANAS, dal 1* ottobre 2012, non svolge piu’attivita’ di istruttoria e di proposta al MIT e al MEF anchese, ad oggi, non risultano ancora definite le modalita’ peril subentro del Ministero ad ANAS nei contratti relativi abeni e servizi strumentali di pertinenza dell’Ispettorato divigilanza sulle concessioni autostradali (IVCA) in esserealla data del 1* ottobre 2012, ne’ sono state individuate lerisorse finanziarie relative all’IVCA che dovrebbero essereversate al MIT per provvedere agli oneri di funzionamentodella predetta Struttura. La magistratura contabile ha poi osservato che”particolare attenzione deve essere rivolta alla questionerelativa alla realizzazione di un ponte sullo Stretto diMessina, in quanto il verificarsi dell’evento caducatorioprevisto dal comma 8 della Legge 221/2012 (mancata stipulacon il Contraente Generale dell’Atto aggiuntivo nel termineperentorio del 1* marzo 2013) con conseguente caducazione ditutti gli atti che regolano i rapporti di concessione,nonche’ delle convenzioni e di ogni altro rapportocontrattuale stipulato dalla Societa’, potra’ determinarecontenzioso ed ulteriori oneri per effetto della mancatarealizzazione dell’opera”.

red/rf