Bce: rischi sulla ripresa da domanda debole e riforme insufficienti

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(askanews) – Roma, 9 mag – Nell’Eurozona l’attivita’ economica dovrebbe stabilizzarsi e ”recuperare gradualmente nella seconda parte dell’anno”. Lo scrive la Bce nel Bollettino di maggio. I rischi sulle prospettive economiche, sottolinea la Bce. sono pero’ legati ”a una domanda domestica e globale piu’ debole del previsto e la lenta o insufficiente implementazione delle riforme strutturali”. ”Questi fattori hanno le potenzialita’ per ridurre la fiducia e dunque ritardare la ripresa”, si legge nel Bollettino. La Bce ha pubblicato i risultati del sondaggio condotto, tra il 16 e il 19 aprile, tra 53 economisti sulle previsioni dell’economia per l’Eurozona. Nel dettaglio, rispetto al precedente sondaggio condotto nel primo trimestre del 2013, gli economisti hanno tagliato la stima del Pil 2013 da zero a -0,4%, limato quella del 2014 da +1,1% a +1,0%. Confermati +1,6% e +1,8% per il 2015 e 2017. Per l’inflazione si confermano previsioni benigne che la lasciano sotto il livello del 2%, per il 2013 e il 2014 gli economisti l’hanno ridotta rispettivamente da +1,8% a +1,7% e da +1,8% a +1,6%. Dovrebbe tornare al 2%, livello comunque compatibile con la definizione di stabilita’ dei prezzi nel medio termine, nel 2017. Per quanto riguarda invece il tasso di disoccupazione il picco dovrebbe essere toccato nel 2013 al 12,3%, in peggioramento rispetto alla precedente previsione (12,1%), poi nel 2014 al 12,2%, anche qui in peggioramento rispetto alla precedente previsione (11,9%); nel 2014 all’11,6% e nel 2017 al 9,6%. ”In particolare, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna si contraddistinguono per un potenziale di crescita attesa assai basso e, al tempo stesso, da livelli di debito che il piu’ delle volte superano significativamente la media dell’area dell’euro”, aggiunge la Bce nel Bollettino di maggio.men/mau