Lavoro: Istat, disoccupazione in forte aumento. Al 12,3% nel 2014

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(askanews) – Roma, 6 mag – Continuera’ ad aggravarsi fino al prossimo anno la situazione del mercato del lavoro con un tasso di disoccupazione che registrera’ ”un rilevante incremento” nonostante il miglioramento del ciclo economico. E’ quanto stila l’Istat nello studio ”Le Prospettive dell’Economia Italiana 2013-2014”. ”Nel 2013 – spiega l’Istituto di statistica – il mercato del lavoro continuerebbe a manifestare segnali di debolezza con un rilevante incremento del tasso di disoccupazione all’11,9% (+1,2 punti percentuali rispetto al 2012)”. Nel 2014, prosegue l’Istat, ”il tasso di disoccupazione continuerebbe a crescere fino a raggiungere il 12,3% a causa del ritardo con il quale il mercato del lavoro e’ previsto rispondere alla lenta ripresa dell’economia”. La stima del Pil 2013 a -1,4%, la ripresa solo il prossimo anno. L’Istat prevede una riduzione del prodotto interno lordo pari all’1,4% in termini reali, mentre per il 2014, il recupero dell’attivita’ economica, trainato prevalentemente dalla domanda interna, determinerebbe una moderata crescita dello 0,7%. La domanda estera netta, spiega l’Istituto, e’ la principale fonte di sostegno alla crescita economica nelle previsioni per il 2013 (+1,1 punti percentuali). Il contributo della domanda interna al netto delle scorte sarebbe invece negativo nel 2013 (-2,0 punti percentuali) e tornerebbe positivo nel 2014 (+0,7 punti percentuali) stimolando la crescita del Pil (Prospetto 1). La spesa delle famiglie e’ prevista in contrazione dell’1,6% nel 2013 per effetto della diminuzione del reddito disponibile, con un moderato aumento dello 0,4% nel 2014. Gli investimenti fissi lordi diminuirebbero del 3,5% nel 2013, per effetto di una riduzione congiunta della spesa da parte sia delle imprese sia delle amministrazioni pubbliche. Nel 2014, le prospettive di una evoluzione positiva del ciclo economico e il graduale miglioramento delle condizioni di accesso al credito porterebbero a una ripresa del processo di accumulazione (+2,9%). Inoltre, il pagamento dei debiti delle amministrazioni pubbliche verso i creditori privati puo’ avere moderati effetti espansivi nel 2014. In particolare, spiega l’Istituto, l’immissione di liquidita’ nel sistema economico, potrebbe sostenere consumi e investimenti privati, contribuendo a migliorare le aspettative di famiglie e imprese sulle loro condizioni economiche. red/int